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Guerra in Ucraina

Scambio di prigionieri Russia – Ucraina: liberati i comandanti del battaglione Azov e l’oligarca Medvedchuk

La Russia ha liberato i comandanti del controverso battaglione Azov, impegnati nella difesa di Mariupol. In cambio gli ucraini hanno rilasciato l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk.
A cura di Davide Falcioni
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Mentre sul campo di battaglia russi ed ucraini continuano a combattere, ed è sempre più probabile un'escalation del conflitto, i diplomatici dei due Paesi hanno concordato nelle ultime settimane un importante scambio di prigionieri.

L'operazione si è concretizzata ieri, e a confermarla è stato il capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky. "Abbiamo riportato indietro 215 persone dalla prigionia russa. Si tratta di soldati, guardie di frontiera, poliziotti, marinai, guardie nazionali, truppe delle forze territoriali, doganieri e civili. Tra loro ci sono ufficiali, comandanti, eroi dell’Ucraina, difensori dell’Azovstal e militari in stato di gravidanza". Il diplomatico ha quindi specificato che tra nello scambio sono stati coinvolti "quelli che i russi volevano uccidere, che chiamavano nazisti", inclusi i massimi comandanti delle unità che difendevano Mariupol.

In Ucraina, dunque, sono potuti tornare i leader del battaglione Azov che per settimane hanno difeso l’acciaieria Azovstal di Mariupol – il comandante Denis Prokopenko “Redis” e il suo vice Svyatoslav Palamar “Kalina". Liberato anche il comandante della 36ma brigata marina, il maggiore Sergei Volyn. Nella fotografia pubblicata con loro compaiono anche il capo della direzione principale dei servizi segreti Kirill Budanov e il ministro dell’Interno Denis Monastyrsky. L’ex comandante dell’Azov Andrey Biletsky ha scritto sui social: “Ho appena parlato al telefono con Radish, Kalina, tutti hanno uno spirito combattivo e sono persino desiderosi di combattere. Un’altra conferma che Azov è di acciaio. Adesso i ragazzi sono già liberi, ma in un Paese terzo. Rimarranno lì per un po’, ma la cosa principale è già accaduta: sono liberi e vivi”. I prigionieri, infatti, sono stati condotti in Turchia.

Liberato l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk

Mentre agli ucraini sono stati restituiti leader del battaglione Azov, ai russi è stato consegnato tra gli altri l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, uomo che "ha già fornito tutte le prove possibili all’inchiesta", come ha affermato sempre il capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak. Lo scambio – ha aggiunto – "è il risultato di accordi personali tra il presidente Zelensky e il presidente (turco, ndr) Erdogan. I russi volevano ricattarci con le loro vite, ma non gli permetteremo di farlo con nessuno", ha sottolineato Yermak.

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Come si ricorderà Medvedchuk venne catturato circa cinque mesi fa in Ucraina mentre tentava la fuga: politico vicinissimo a Putin, è sposato dal 2003 con Oksana Marchenko, nota presentatrice televisiva ucraina con la quale ha avuto una figlia, Dasha, battezzata a San Pietroburgo da padrini di eccezione: Vladimir Putin e Svetlana Mededeva (moglie dell'ex presidente russo Dmitrij Medvedev).

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