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Salvò Biden in Afghanistan, gli Usa lo volevano evacuare senza famiglia ma lui è rimasto: “Aiutateci”

“Signor presidente, salva me e la mia famiglia. Non dimenticarmi qui”, è stato l’appello lanciato dall’uomo a Biden che lui contribuì a salvare quando l’allora senatore rimase bloccato in una remota valle dell’Afghanistan durante una tempesta di neve. La Casa Bianca: “Ti faremo uscire, onoreremo il tuo servizio”
A cura di Antonio Palma
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Per anni ha servito le autorità statunitense in Afghanistan facendosi anche un nome tra le truppe americane quando prese parte a una pericolosa spedizione di salvataggio in cui fu tratto in salvo l’allora senatore Joe Biden, ma ora l’uomo è rimasto bloccato nel suo Paese in mano ai talebani col rischio di essere catturato e ucciso. È la storia di Mohammed, un ex interprete per l’esercito Usa che, attraverso il Wall Street Journal, ha lanciato un appello proprio all’uomo che salvò e che ora è diventato Presidente Usa affinché venga aiutato a uscire fuori dal Paese. "Salva me e la mia famiglia. Non dimenticarmi qui", ha dichiarato l’uomo al giornale economico finanziario raccontando e di essere ora nascosto con la sua famiglia in una località segreta per sfuggire ai talebani.

Proprio la sua famiglia infatti lo ha indotto a restare nel paese anche conoscendo i pericoli che avrebbe dovuto affrontare. Mohammed, che come molti altri non era riuscito a completare la sua domanda di visto per lasciare l'Afghanistan nel caos degli ultimi giorni, aveva deciso di recarsi comunque all’aeroporto di Kabul contando sul suo nome ma i militari di guardia, pur riconoscendolo, hanno offerto l'ingresso e un posto su uno degli aerei solo a lui e non alla moglie e ai bambini e lui così ha rinunciato tornando indietro. Uno smacco per l’uomo che nel 2008 aiutò a salvare l'allora senatore e altri due politici statunitensi di primo piano durante una tempesta di neve proprio in Afghanistan. Biden infatti all’epoca era rimasto intrappolato assieme ad altri due colleghi del Senato tra cui l'ex candidato presidenziale John Kerry, ora inviato speciale per il clima, e Chuck Hagel, che sarebbe poi diventato segretario alla Difesa sotto la presidenza di Barack Obama.

Quel giorno di tredici anni fa Mohammed, che ha chiesto di non usare il suo nome completo per paura dei talebani, si imbarcò in una rischiosa missione di salvataggio in una remota valle dell'Afghanistan dopo che l’elicottero con il futuro presidente Usa era stato costretto ad atterrare per una tempesta di neve. “Signor presidente: salva me e la mia famiglia. Non dimenticarmi qui", è stato l’appello lanciato dall’uomo a Biden che subito lo ha raccolto. Il capo dello staff della Casa Bianca, Ron Klain, infatti si è impegnato martedì a evacuare dall'Afghanistan l'interprete afgano al più presto. L'addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki durante la conferenza stampa di martedì pomeriggio si è rivolto a Mohamed dicendo: "Ti faremo uscire, onoreremo il tuo servizio e ci impegniamo a fare esattamente questo".

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