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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, russi bombardano edificio della Croce Rossa a Mariupol

Un edificio della Croce Rossa a Mariupol è stato bombardato dai russi: due gli attacchi così come mostrano le immagini satellitari diffuse da Maxar. Si sta indagando per capire se vi siano feriti o vittime.
A cura di Chiara Ammendola
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L'edificio della Croce Rossa a Mariupol dopo il bombardamento (Maxar)
L'edificio della Croce Rossa a Mariupol dopo il bombardamento (Maxar)
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Non è bastato il simbolo posto sul tetto per evitare di diventare oggetto di attacco da parte del nemico: un edificio della Croce Rossa Internazionale a Mariupol, città ucraina che per settimana ha subito l'assedio dei russi, è stato infatti bombardato da Mosca. A denunciarlo la Commissaria per i diritti umani in Ucraina Lyudmila Denisova che, durante la sua visita a Bruxelles, ha parlato delle atrocità e dei crimini di guerra che si stanno consumando nel in Ucraina tra i quali anche gli attacchi ai civili e agli ospedali come più volte denunciato anche dall'Oms, l'Organizzazione Mondiale per la Sanità.

Secondo quanto riportato dalla Cnn che ha diffuso le immagini satellitari dell'azienda statunitense Maxar Technologies, l'edificio della Croce Rossa di Mariupol sarebbe stato vittima di due attacchi militari differenti: uno sarebbe avvenuto tra il 19 e il 22 marzo e ha colpito l'estremità a nord della struttura mentre il secondo, avvenuto tra il 23 e il 26 marzo, ha colpito la parte opposta. Dalle immagini satellitari si possono vedere chiaramente i danni provocati dai missili.

Mariupol, vista dal satellite
Mariupol, vista dal satellite

Non è chiaro se all'interno vi fossero delle persone e dunque se ci siano delle vittime così come confermato anche dal portavoce del Comitato Internazionale della Croce Rossa Jason Straziuso che ha spiegato che l'edificio, ormai dal 15 marzo scorso, era stato edibito a magazzino: "Non abbiamo una squadra sul campo, quindi non abbiamo altre informazioni, anche sulle potenziali vittime o sull'entità dei danni", ha spiegato Straziuso che ha poi sottolineato come, secondo il diritto internazionale, tutti i gli strumenti necessari alle operazioni di soccorso umanitario devono essere rispettati e protetti in ogni momento.

A Mariupol, città sul Mar Nero che dall'inizio della guerra ha subito i maggiori attacchi da parte dell'esercito russo sia via aerea che via terra, si sta consumando una vera e propria catastrofe umanitaria con migliaia di persone rimaste bloccate in città senza riscaldamento né cibo. "Ciò che ci preoccupa di più è la situazione umanitaria generale a Mariupol e le incessanti sofferenze inflitte ai civili che vivono lì – le parole di Straziuso – le persone sono intrappolate senza una via di uscita sicura dalla città e stanno esaurendo i beni di prima necessità".

Intanto Liudmyla Denisova ha chiesto alla “comunità internazionale di condannare” il bombardamento dell'edificio della Croce Rossa: "Questo è un altro crimine di guerra dell'esercito russo in conformità con lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale e una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra del 1949", ha affermato. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa, interpellato dalla Cnn, non ha voluto rilasciare commenti sull'accaduto.

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