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Covid 19

Record di morti Covid negli Usa, 3.157 nelle ultime 24 ore: mai così tante vittime in un giorno

Nuovo record negativo per gli Stati Uniti, che mercoledì hanno fatto registrare 3.157 morti per Coronavirus, mai così tanti su base giornaliera dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Il precedente primato era stato segnato il 15 aprile. Intanto, i sistemi ospedalieri sono sempre più sotto pressione e in attesa del vaccino le prospettive non sono delle migliori: “Dicembre, gennaio e febbraio saranno mesi difficili”.
A cura di Ida Artiaco
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Un nuovo triste primato è stato segnato dagli Stati Uniti: solo nella giornata di ieri, mercoledì 2 dicembre, sono state registrate 3.157 morti per Coronavirus, mai così tanti su base giornaliera dall'inizio dell'emergenza sanitaria, mentre i sistemi sanitari sono sempre più sotto pressione ed anzi il peggio deve ancora arrivare con i mesi invernali, come hanno avvertito gli esperti. È quanto emerge dai dati raccolti dalla Johns Hopkins University. Il bilancio delle vittime mercoledì è aumentato del 20% rispetto al precedente record del 15 aprile, quando i decessi erano stati 2.603. Nel corso della pandemia, 273.799 persone negli Usa hanno perso la vita a causa del virus e più di 13,9 milioni sono state infettate. Anche il numero dei pazienti ricoverati è andato aumentando nelle ultime settimane, stabilendo record quasi ogni giorno dal 10 novembre. "Siamo arrivati ad un punto di rottura", ha detto l'American Ambulance Association, che rappresenta tutti i servizi di ambulanza della nazione, in un comunicato, in cui si aggiunge: "Sembra probabile che si interrompa, anche se stiamo entrando nella terza ondata del virus nel Mid-West e nell'ovest".

Le previsioni, per altro, non sono delle più rosee. Il numero uno dei Centers for Disease Control and Prevention, Robert Redfield, ha detto che le cose non andranno meglio per gli ospedali in tempi brevi. "La realtà – ha spiegato – è che dicembre, gennaio e febbraio saranno mesi difficili. Credo che effettivamente saranno il momento più difficile nella storia della salute pubblica di questa nazione, in gran parte a causa dello stress che verrà messo sul nostro sistema sanitario". Se i contagi continueranno a crescere al ritmo attuale, gli ospedali di Los Angeles saranno pieni entro Natale, come ha annunciato il sindaco Eric Garcetti, che ha anche chiesto ai suoi concittadini "di cancellare qualsiasi piano per le feste per fermare la diffusione di Covid-19". Emergenza anche in Kansas, dove la governatrice Laura Kelly ha detto mercoledì che non sono più disponibili letti in terapia intensiva, mentre sempre ieri le degenze in Nevada hanno raggiunto il picco con 1.652 persone ricoverate.

Tutte le speranze sono riposte nell'arrivo del vaccino per frenare la trasmissione del virus. In attesa dell'autorizzazione degli antidoti messi a punto da Pfizer e Moderna da parte dell'Fda, il piano vaccinale prevede che entro febbraio oltre 100 milioni di americani potrebbero essere vaccinati contro il Coronavirus, come ha detto mercoledì Moncef Slaoui, consigliere principale dell'Operazione Warp Speed. "Tutti gli investimenti che abbiamo fatto per aumentare e iniziare a fare scorte di produzione dei vaccini ci consentono di essere fiduciosi che saremo in grado di distribuire 40 milioni di vaccini, sufficienti per vaccinare 20 milioni di persone negli Stati Uniti a dicembre", ha detto in una conferenza stampa. La campagna potrebbe cominciare già a fine mese, con la distribuzione immediata delle prime 40 milioni di dosi. "Si può davvero, credo, in un paio d'anni, essere in grado di fare abbastanza vaccini per vaccinare 7 miliardi di persone. Non c'è motivo di pensare che non possa accadere", ha detto Paul Offit, un membro del gruppo consultivo sui vaccini della Fda.

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