Raid sull’Isis, Russia contro Usa: “Azioni unilaterali per interessi”

Mentre dal Parlamento britannico arriva il via libera alle operazioni militari contro l'Isis in Iraq e Siria con l'impiego di caccia aerei per i bombardamenti, dalla Russia duro monito contro le potenze occidentali impegnati nei raid contro il Califfato islamico. In particolare Mosca si è schierata contro i bombardamenti americani avvenuti sul suolo della Siria, ancora alleata del Cremlino. In particolare l'attacco è arrivato dal ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che parlando dal palco dell'Assemblea generale dell'Onu a New York si è scagliato contro gli Stati Uniti accusandoli di muoversi solo per i propri interessi economici nell'area. Con le operazioni militari in Siria "Washington ha apertamente dichiarato il suo diritto di usare la forza unilateralmente ovunque nel mondo per difendere i suoi interessi" ha sottolineato il rappresentante del Cremlino.
Primi voli dei caccia britannici
Lavrov ha accusato gli Usa di ricorrere ad "ingerenze militari" per difendere solo i propri interessi, come stanno facendo con la campagna aerea contro l'Isis in Siria. Il capo della diplomazia di Mosca ha denunciato quella che per lui è una violazione del diritto internazionale, ricordando che i Paesi Occidentali si presentano come difensori della democrazia, della legalità e dei diritti umani, ma poi "violano la sovranità degli Stati decidendo per tutti ciò che è buono e ciò che è male". Intanto, dopo che il parlamento di Londra ha autorizzato l’intervento militare, nella notte gli aerei britannici hanno cominciato le loro prime missioni operative contro i miliziani dell’Isis, compiendo numerosi voli di ricognizione nei cieli iracheni. Nella notte tra venerdì e sabato invece gli aerei statunitensi e degli alleati giordani e sauditi hanno colpito sette obiettivi dell’Isis in Iraq e tre in Siria.