“Quest’uomo è entrato in casa e mi ha violentato”, denuncia tutto alla polizia ma era foto con IA: arrestata

Una 32enne della Florida è stata arrestata e condannata dopo aver denunciato una falsa violenza sessuale fornendo alla polizia una presunta foto dell’aggressore ma generata dall'intelligenza artificiale. L’episodio risale all’ottobre scorso ma, dopo le indagini, la 32enne Brooke Schinault è stata scoperta e arrestata e nei giorni scorsi è comparsa in tribunale dove si è dichiarata colpevole di procurato allarme e messa in libertà vigilata con una pesante sanzione pecuniaria.
I fatti contestati alla donna all’inizio di ottobre quando la 32enne ha chiamato il numero di emergenza per denunciare l’irruzione in casa da parte di un uomo che poi l’aveva anche buttata a terra aggredendola sessualmente, prima di scappare. La donna aveva affermato di essere riuscita a scattare una foto del sospettato mentre era seduto sul divano del suo appartamento di St. Petersburg e aveva fornito lo scatto agli inquirenti accorsi su posto.
La polizia era intervenuta anche con i reparti della scientifica per raccogliere prove e indizi ma il racconto lacunoso e la mancanza di riscontri fisici dell’aggressione avevano già insospettito gli inquirenti che però avevano subito avviato le indagini per risalire all’identità dell’uomo indicato. Un successivo esame dell'immagine da parte degli investigatori, però, ha portato a galla qualcosa di inatteso: la foto era stata generata dall'intelligenza artificiale tramite ChatGPT.
Un agente infatti si è accorto che la foto creata con Ai in realtà era stata usata più volte sul web in una sfida social, diventata virale su TikTok, in cui si invitavano le persone a piazzare un personaggio nella loro casa per fare uno scherzo ai conoscenti. Ho guardato diversi reel di TikTok di questa sfida e ho trovato foto dello stesso uomo che la donna affermava di aver fotografato” ha spiegato uno degli investigatori.
Arrestata e interrogata sui fatti, Schinault inizialmente ha insistito nella sua versione sostenendo di aver utilizzato l'intelligenza artificiale solo per migliorare l'immagine che non si vedeva bene e di non poter consegnare la foto originale che aveva cancellato.
Perquisendo i suoi dispositivi, la polizia però ha trovato la foto dell’uomo in una cartella cancellata datata giorni prima che la donna denunciasse la violenza sessuale in casa. La donna quindi è stata arrestata per aver denunciato falsamente un crimine e ha trascorso una notte in prigione prima di essere liberata con una cauzione di 1000 dollari.
Portata in tribunale a inizio di questo mese, la 32enne infine si è dichiarata colpevole spiegando di non sapere che la foto era parte di una sfida social ma di aver chiesto a ChatGPT di creare un uomo da mettere in casa sua per denunciare la finta aggressione, aggiungendo che stava lottando contro la depressione e che voleva solo attenzione.