Quattro leoni dello zoo di Barcellona positivi al coronavirus: ignote le cause del contagio

Il Covid è entrato anche nello zoo di Barcellona ma non ha contagiato custodi e amministratori della struttura, bensì quattro leoni. Lo riporta la Bbc. Si tratta di tre femmine, Zala, Nima e Run Run e un maschio, Kiumbe: ai felini – che da alcuni giorni avevano manifestato lievi sintomi – i veterinari hanno eseguito un tampone che ha dato esito positivo. Il mese scorso erano risultati positivi due impiegati dello zoo ma non è chiaro se gli animali siano stati contagiati da loro, ipotesi che a dire il vero appare abbastanza improbabile visto che la distanza di sicurezza è stata per ovvie ragioni sempre rispettata. "I leoni sono stati curati con antiinfiammatori veterinari che si somministrano in caso di un'influenza lieve e stanno rispondendo bene", ha fatto sapere lo zoo in un comunicato precisando che non hanno avuto contatti con altri animali. È il secondo caso di grandi felini contagiati dal Covid. La prima volta capitò lo scorso aprile a quattro tigri e tre leoni dello zoo del Bronx, a New York.
La possibilità che l'epidemia di coronavirus si diffonda anche tra i leoni è ritenuta tra l'esperti estremamente improbabile: i "re della Savana" sono attualmente classificati come "vulnerabili" nella lista delle specie minacciate dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). In Africa occidentale, i leoni sono considerati in "pericolo critico" a causa di fattori tutti determinati dall'uomo come la perdita dei loro habitat, il commercio illegale di animali selvatici e i conflitti armati. Più nello specifico, il numero dei leoni africani è crollato di oltre il 40% nelle ultime tre generazioni a causa della mancanza di spazio vitale, afferma il WWF. In natura ne sono rimasti solo 20mila esemplari.