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Primo bacio gay nella storia della U. S. Navy (Video)

Giornata storica per la marina americana quella di mercoledì 21 dicembre: dopo l’abrogazione, voluta dal Presidente Obama, della norma che vietava ai militari di rivelare la propria omosessualità, due sottufficiali donne si sono scambiate il primo bacio gay di bentornato a casa.
A cura di Nadia Vitali
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Giornata storica per la marina americana quella di mercoledì 21 dicembre, dopo l'abrogazione, voluta dal Presidente Obama, della norma che vietava ai militari di rivelare la propria omosessualità, due sottufficiali donne si sono scambiate il primo bacio gay di bentornato a casa.

Un semplice bacio che, tuttavia, entrerà nella storia degli Stati Uniti o, quanto meno, in quella dell'esercito americano: se lo sono scambiato ieri il sottufficiale di seconda classe Marissa Gaeta, 23 anni, e il sottufficiale di terza classe Citalic Snell, più giovane di un anno. Le due ragazze si sono conosciute un paio di anni fa alla scuola di addestramento e da allora sono  innamorate e inseparabili, compatibilmente con quanto è concesso loro dalle rispettive carriere.

Tradizione vuole che quando i marinai tornano a casa si tenga una lotteria sulla nave prima che questa attracchi; colui che acquista il biglietto che viene sorteggiato si aggiudica l'opportunità di essere il primo a sbarcare, ricevendo il «first kiss» di benvenuto a casa da parte dell'amato o di un familiare.

Marissa, quest'anno, ha comprato ben 50 biglietti dal costo di un dollaro l'uno, vincendo l'ambito premio in palio; così, dopo 80 giorni trascorsi in mezzo al mare sulla Oak Hill, ha trovato la propria compagna Citalic ad aspettarla sul molo di Virginia Beach. Il primo bacio gay della storia della U. S. Navy è stato salutato con gioia da tutti i presenti sulla banchina che hanno esultato sventolando bandiere americane.

Grazie all'abrogazione della norma «don't ask, don't tell», che impediva ai militari di dichiarare la propria omosessualità, voluta pochi mesi fa dal Presidente Barack Obama (in foto la firma dell'atto), ieri le due giovani donne hanno potuto «poter essere finalmente sé stesse» come hanno dichiarato nella festosa occasione di ieri.

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