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Covid 19

Portogallo: durante i tre mesi di lockdown torna dal padre in Argentina in barca a vela

Juan Manuel Ballestero ha approfittato del periodo di lockdown per viaggiare su un piccolo veliero di nove metri dal Portogallo all’Argentina per tornare dall’anziano padre, che temeva non avrebbe più rivisto.
A cura di Davide Falcioni
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Non tutti i lockdown sono stati uguali: se la maggior parte delle persone ha trascorso in casa – o spesso al lavoro – i mesi della "chiusura totale" per contrastare l'aumento dei contagi di coronavirus c'è un uomo che invece ha tolto le ancore alla sua barca, ormeggiata in Portogallo, ed è salpato alla volta della lontanissima Argentina. Quest'uomo si chiama Juan Manuel Ballestero e quando ha dovuto decidere se rimanere fermo nella piccola isola portoghese di Porto Santo, al largo di Madeira, o approfittare delle restrizioni per un viaggio dall'altra parte del mondo non ha avuto nessun dubbio ed è partito.

Come racconta il New York Times Juan Manuel Ballestero, 47 anni, ha fatto scorta di scatolette di tonno, riso e frutta secca a Porto Santo, ha controllato vele e alberi del suo piccolo veliero da nove metri ed è salpato con un obiettivo su tutti: arrivare prima possibile in Argentina e riabbracciare suo padre, 90 anni e una salute precaria, prima che sia troppo tardi e nel timore che il coronavirus avrebbe potuto contagiare anche lui, mettendo seriamente a repentaglio la sua vita. E' così che è cominciata un'avventura straordinaria. "Ho comprato un biglietto sola andata e non c'era possibilità di tornare indietro", ha raccontato Ballestero, spiegando che le autorità portoghesi alla sua partenza l'hanno avvertito: se avesse avuto dei problemi non avrebbe potuto rimettere piede a Porto Santo o altrove, perché le regole anti-Covid non l'avrebbero consentito.

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E' così che per Juan Manuel ha avuto inizio un'odissea durata 85 giorni, tra tempeste e onde ma anche rifiuti, come quello opposto delle autorità di Capo Verde al suo attracco per fare rifornimento di cibo e di carburante, il 12 aprile. Dopo quasi tre mesi di viaggio, e dopo aver attraversato l'equatore, l'uomo è arrivato a Mar del Plata. Prima di poter riabbracciare suo padre, però, è stato sottoposto al tampone. L'esito non poteva che essere negativo, quindi dopo altri tre giorni di pazienza è stato autorizzato a sbarcare.

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