Polemica a Parigi, inviate cartelle esattoriali ai parenti delle vittime degli attentati

Polemica in Francia per una legge che prevede che i familiari paghino le tasse dovute ai parenti defunti. Polemica e rabbia soprattutto perché in questi giorni sono i familiari delle vittime del 13 novembre ad aver trovato nella loro cassetta postale le cartelle esattoriali dei propri cari uccisi negli attentati di Parigi. Almeno in questo caso particolare le persone vicine alle vittime si attendevano un trattamento diverso da parte dello Stato e così circa venti famiglie hanno deciso di rivolgersi all'associazione “13 novembre: fratellanza e verità” la quale ha poi inviato un messaggio di “rabbia e incomprensione” al ministero delle Finanze. Al momento il ministero non avrebbe però risposto a questo appello. “Abbiamo già abbastanza spese e sofferenze rispetto a quello che viviamo ogni giorno. Bisognerà guardare le cose molto da vicino affinché si possa ottenere una risposta in questo senso, vale a dire un esonero delle tasse”, ha denunciato la madre di una delle vittime degli attentati di Parigi ai microfoni di BFM-TV. Molte famiglie non hanno ancora ottenuto gli indennizzi promessi per cui, oltre al dolore per la perdita di un caro, devono appunto affrontare anche difficoltà finanziarie.
“Sono morte per la Francia, forse la Francia deve loro qualcosa” – Secondo Emmanuel Domenach, vicepresidente di un'altra associazione legata al massacro del Bataclan, le vittime del 13 novembre sono persone che “non sono morte per la loro attività o la loro età” ma che “sono morte per la Francia (….) E forse la Francia deve loro qualcosa”. Negli attentati terroristici del 13 novembre a Parigi sono rimaste uccise 130 persone e oltre 300 sono rimaste ferite. La strage più sanguinosa è quella avvenuta nel teatro Bataclan, dove era in corso un concerto, e dove sono state uccise più di novanta persone.