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Guerra in Ucraina

Perché la visita di Biden a Kyiv è stata così importante

Biden ha voluto effettuare questo viaggio per dimostrare apertamente il sostegno americano all’Ucraina e lanciare un chiaro messaggio a Putin: gli Stati Uniti restano a fianco di Kyiv, e se il presidente russo pensa il contrario si sbaglia per l’ennesima volta.
A cura di Daniele Angrisani
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L’argomento del giorno su tutti i media mondiali è sicuramente la visita a sorpresa di ieri del presidente americano Joe Biden a Kyiv, la prima da decenni da parte di un presidente americano in una zona di guerra non controllata dai militari americani.

Il presidente americano Joe Biden, accompagnato da una piccola squadra di consiglieri e agenti dei servizi segreti, si è recato in Ucraina in tutta segretezza per dimostrare apertamente il supporto degli Stati Uniti al Paese nella guerra contro la Russia.

Come fa notare la stampa americana Biden si è trattato di un viaggio ad altissimo rischio, deciso dopo mesi di valutazione del rischio e pianificazione fino all’ultimo dettaglio. Persino i giornalisti che hanno accompagnato Biden sono stati tenuti all'oscuro fino all'ultimo minuto.

Biden ha voluto effettuare questo viaggio per dimostrare apertamente il sostegno americano all'Ucraina e lanciare un chiaro messaggio al presidente russo Putin: gli Stati Uniti restano a fianco di Kyiv, fino alla fine e se Putin pensa il contrario, si sbaglia per l’ennesima volta.

Un viaggio organizzato in totale segretezza

Il viaggio in treno verso Kyiv, durato in totale nove ore e mezza, ha richiesto un grande sforzo di sicurezza, logistica e operativo per mitigarne il rischio. Il livello di sicurezza per questo viaggio è stato eccezionalmente alto. Solo poche persone all’interno del governo americano erano al corrente dei piani del presidente.

Anzitutto, durante il viaggio in aereo verso l’Europa Biden non ha viaggiato su un aereo presidenziale tradizionale, bensì su un aereo più piccolo che normalmente viene utilizzato per i viaggi nazionali e che è stato parcheggiato in un hangar scuro e chiuso per le tendine.

Per sviare la stampa ed evitare fughe di notizie, la Casa Bianca aveva inoltre reso noto una pianificazione della giornata del presidente che induceva a pensare che si sarebbe trovato ancora a Washington per tutta la giornata in vista del viaggio in Polonia di oggi.

Persino i due giornalisti che lo accompagnavano hanno dovuto consegnare i loro telefoni cellulari per tutta la durata del viaggio. Durante il viaggio in treno, Biden ha ricordato i suoi viaggi precedenti in Ucraina e ha letto un memo sulla storia di Kyiv.

Le autorità ucraine hanno collaborato con gli Stati Uniti per assicurare che il presidente Biden potesse viaggiare in sicurezza e visitare Kyiv senza incidenti. Il governo americano ha anche comunicato in anticipo alla Russia che il presidente Biden sarebbe stato in viaggio verso Kyiv. Questo è stato fatto per evitare eventuali incidenti o pericolosi malintesi tra Mosca e Washington.

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Anche se non è stata fornita molta informazione sulla natura del preavviso, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente Biden, Jake Sullivan, ha confermato che i russi sono stati informati alcune ore prima della partenza di Biden.

Arrivato nella capitale ucraina, Biden ha subito incontrato il presidente ucraino Zelensky, ha deposto una corona alla Muro dei Caduti e successivamente ha visitato l'ambasciata americana a Kyiv. Il viaggio ha portato alla chiusura delle strade di Kyiv, dando alla città un'atmosfera inquietante e surreale.

Durante la visita di Biden alla cattedrale di San Michele, le sirene di allarme aereo sono state attivate ma i due presidenti hanno continuato a camminare senza dare particolari segnali di preoccupazione. È stato proprio in quel momento che le prime immagini di questo storico viaggio sono state pubblicate sui social, facendo il giro del mondo. L’allarme aereo è durato per tutta la presenza di Biden nella capitale ucraina.

Dopo la visita a Kyiv, Biden ha preso lo stesso treno per tornare in Polonia. Durante il viaggio di ritorno, Biden ha emesso una serie di direttive per aiutare l'Ucraina nei settori militare, economico e diplomatico.

Una volta tornato a Przemyśl, cittadina polacca vicino al confine con l’Ucraina, Biden si è subito diretto all'aeroporto per volare a Varsavia, dove oggi pronuncerà un discorso, che intende rappresentare una sorta di risposta in tempo reale a quello che Putin terrà oggi dinanzi al Consiglio della Federazione a Mosca.

Nel frattempo, durante il viaggio di ritorno Biden non ha mancato di esprimere su Twitter il suo amore per Kyiv, dicendo che la capitale ucraina gli ha rubato un pezzo del suo cuore.

Perché il viaggio di Biden è stato così importante?

Il viaggio di Biden in Ucraina è stato indubbiamente una chiara e importante dimostrazione di solidarietà e sostegno per il Paese nella sua battaglia contro l'invasione russa. Il fatto stesso della sua presenza lì vale più di qualsiasi altra parola.

Durante il discorso con Zelensky al Palazzo Mariinsky, Biden ha ricordato l'invasione russa dell'Ucraina e ha elogiato la loro resistenza, sottolineando che la democrazia ha resistito, sebbene nessuno credesse che fosse possibile.

Ha richiamato in questo modo la situazione difficile dei primi giorni, sottolineando l'importanza della causa comune, proprio mentre Putin sembra bloccato in un pantano e l'Ucraina è lontana dalla vittoria.

Biden ha criticato Putin, sostenendo che la sua guerra di conquista stia fallendo e che la Russia abbia cercato di distruggere l'Ucraina. Ha anche descritto come l'isolamento internazionale abbia causato la fuga di giovani e talenti russi dal Paese e danneggiando duramente le sue prospettive future.

Biden ha inoltre annunciato ulteriori aiuti militari per un valore di circa mezzo miliardo di dollari in modo da non rendere la visita puramente simbolica.

L'annuncio riguarda principalmente ulteriori munizioni per l'artiglieria ed i lanciarazzi HIMARS, razzi anti-carro e radar di sorveglianza aerea. Non ci sono segnali, però, di ulteriori forniture di armi avanzate come i caccia F-16 richiesti a gran voce dall'Ucraina.

L'ultimo tipo di aiuto militare rilevante annunciato dagli Stati Uniti resta quindi quello (qualche settimana fa) della fornitura di carri armati M1 Abrams, che però non arriveranno in Ucraina prima di fine anno.

La sera, quando ormai il presidente americano era quasi tornato in Polonia, le strade della capitale ucraina si sono accese con le luci stradali: si è trattato di un atto simbolico dopo una giornata storica che mostra la resilienza del sistema energetico ucraino nonostante una campagna di bombardamenti contro le infrastrutture critiche che va avanti da mesi.

Tuttavia, il viaggio storico di Biden non lo ha reso immune dalle critiche, a casa propria. Sebbene molti esponenti repubblicani siano ancora favorevoli a continuare gli aiuti all'Ucraina, è sempre più alto il numero di coloro che maggiore responsabilità nell'uso dei fondi e criticano una politica troppo focalizzata sulla lontana Europa.

Alcuni membri del Partito come il governatore della Florida e probabile candidato alle primarie repubblicane per la presidenza, Ron DeSantis, hanno criticato infatti Biden sostenendo che non si preoccupa abbastanza dei problemi interni degli USA.

Altri esponenti della destra repubblicana si sono subito accodati: Matt Gaetz ha accusato Biden di abbandonare gli interessi americani per l'Ucraina e Scott Perry lo ha criticato per non proteggere il confine degli Stati Uniti come ha fatto per quello ucraino.

A Mosca, invece, la televisione di Stato russa ha cercato per tutto il giorno di minimizzare il valore della visita, sostenendo che la leadership di Zelensky sarebbe subordinata a quella degli Stati Uniti, mentre il regime ucraino continua ad essere definito "neonazista".

Secondo i propagandisti russi, è stato Putin a garantire la sicurezza a Kyiv durante la visita di Biden, lasciando intendere che non era stata considerata una minaccia seria per il Paese altrimenti sarebbero stati presi provvedimenti per evitarla.

La visita di Biden è stata inoltre interpretata in chiave elettorale dai media russi, i quali hanno ipotizzato che il presidente statunitense possa cercare la rielezione nel 2024.

Il giornalista della TV di Stato Andrei Medvedev, in un post su Telegram, ha minimizzato il valore di questa visita affermando: "Influenzerà l'esito finale della guerra? No. Assolutamente no", pur ammettendo che avrebbe influenzato quantomeno "il corso delle ostilità al momento e il morale dei cittadini ucraini".

Ma leggendo tra le righe, si può vedere come in realtà la visita di Biden abbia dato estremo fastidio a Mosca. Lo dimostrano anche le parole dell’analista politica Tatyana Stanovaya che ha affermato che il Cremlino considera la visita di Biden come "un'ulteriore prova del fatto che gli Stati Uniti hanno completamente scommesso sulla sconfitta strategica della Russia nella guerra, e che la guerra stessa si è irrevocabilmente trasformata in una guerra tra Russia e Occidente".

Stanovaya ha detto che il discorso sullo stato della nazione di Putin di oggi, "era già previsto come molto aggressivo, volto a sfidare apertamente l'Occidente", ma che dopo la visita di Biden a Kiev, "potranno essere apportate ulteriori modifiche per renderlo ancora più duro".

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Daniele Angrisani, 43 anni. Appassionato da sempre di politica internazionale, soprattutto Stati Uniti e Russia. 
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