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Perché è stato riaperto il caso di Bertrand Cantat e cosa è emerso dalle testimonianze nella serie Netflix

Condannato nel 2003 per aver ucciso di botte la compagna Marie Trintignant, Bertrand Cantat, ex leader dei Noir Desir, è nuovamente indagato per il suicidio dell’ex moglie Krisztina Rády. I magistrati: “Nel documentario Netflix sul caso affermazioni e testimonianze non riportate nei procedimenti precedenti”. Il sospetto è che Rády fosse vittima di violenza domestica e che sia stata indotta al suicidio.
A cura di Eleonora Panseri
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Krisztina Rády, Bertrand Cantat e Marie Trintignant.
Krisztina Rády, Bertrand Cantat e Marie Trintignant.

La procura di Bordeaux ha riaperto un'inchiesta "su possibili atti di violenza intenzionale" commessi dal cantante Bertrand Cantat, ex leader dei Noir Desir, prima della morte della sua ex moglie, Krisztina Rády, trovata impiccata nella loro casa il 10 gennaio 2010.

La decisione è stata presa dopo la visione del documentario di Netflix "Da rockstar a assassino – Il caso Cantat", nel quale sarebbe contenute "dichiarazioni e testimonianze non incluse" nei quattro procedimenti già aperti "sulle circostanze della morte della signora Rady", tutti archiviati. Lo ha dichiarato ieri il procuratore generale di Bordeaux, Renaud Gaudeul, in una nota.

La morte di Marie Trintignant e la condanna di Cantat

Cantat, ex leader del gruppo francese Noir Desir, nel 2003 fu coinvolto in un caso di violenza che portò alla morte di Marie Trintignant, figlia dell'attore Jean-Louis Trintignant.

Marie Trintignant.
Marie Trintignant.

Durante una violenta lite in una camera d'albergo a Vilnius, in Lituania, l'uomo aggredì la donna, infliggendole ferite gravi che la portarono al coma. La donna morì nelle settimane successive per le complicanze legate alle ferite. Cantat fu condannato a 8 anni (ne ha trascorsi solo 4 in prigione),

Il suicidio di Rády e le accuse contro il cantante

Nel 2003 Cantat si era separato dalla moglie Krisztina Rády, conosciuta nel 1993, con cui si era sposato nel 1997 e da cui aveva avuto due figli, Milo e Alice. Nonostante la separazione, la donna sostenne Cantat durante il processo per l'omicidio di Marie Trintignant e la coppia si riunì al termine della pena del cantante.

Il 10 gennaio 2010 Rády si impiccò nella loro casa a Bordeaux, mentre Cantat dormiva. L'autopsia confermò il suicidio senza evidenze di violenza fisica da parte di Cantat. Ma dopo aver visionato la docu-serie i magistrati di Bordeaux hanno deciso di riaprire il caso.

Krisztina Rády.
Krisztina Rády.

Un giorno la donna lasciò infatti un messaggio sulla segreteria telefonica dei genitori, "Ieri ho rischiato di lasciarci un dente. Bertrand mi ha lanciato qualcosa, il mio gomito è completamente tumefatto e una cartilagine si è rotta, ma non è importante finché posso ancora parlarne", aveva raccontato.

Lio, cantante belga di origine portoghese e grande amica di Marie Trintignant, all’epoca della sua morte nel 2003 criticò duramente Cantat: "Picchia le donne e non esita a ucciderle. Tutti sapevano che era un uomo violento", disse all'epoca.

Le nuove testimonianze nella serie Netflix

La docu-serie su Netflix contiene, come già anticipato, "diverse dichiarazioni e testimonianze non incluse" nei procedimenti già aperti sulla morte di Rády, tutti archiviati.

Oltre al procedimento aperto in seguito al decesso della donna avvenuto nella casa coniugale di Bordeaux, "altri tre procedimenti successivi" sono stati aperti nel 2013, 2014 e 2018, gli ultimi due in seguito alle denunce della presidente dell'associazione Femme et Libre, Yael Mellul, ex avvocato dell'ultimo compagno di Krisztina Rády.

Bertrand Cantat.
Bertrand Cantat.

Contattata dall'Afp, ha dichiarato di essere "molto sollevata" dal "radicale cambiamento di posizione della Procura di Bordeaux" su quello che descrive come "un caso di suicidio forzato".

Secondo lei, la testimonianza anonima di un'infermiera nel documentario Netflix è un "nuovo elemento" che "conferma il fatto che Krisztina Rády sia stata vittima di violenza domestica". E ha detto di avere anche lei "nuove testimonianze da trasmettere alla Procura di Bordeaux".

L'attività pubblica di Cantant e le proteste femministe

Dopo il suicidio di Kristina Rady, i Noir Desir si erano ufficialmente sciolti. Cantat aveva ripreso la sua attività pubblica a partire dal 2010, con un album e un tour con la band Detroit, seguiti dall'uscita del suo primo album da solista, "Amor Fati", nel dicembre 2017.

La promozione del disco però aveva suscitato polemiche, che avevano portato alla cancellazione di concerti del successivo tour e dalle proteste femministe.

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L'11 giugno 2018 il cantante, accolto con grida di "assassino" a Grenoble a marzo, aveva annullato le sue ultime date in programma e di nuovo nel 2020 aveva cancellato uno spettacolo scritto a quattro mani con Caryl Férey.

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Alla fine del 2021 attiviste femministe hanno tentato di bloccare l'accesso al Théâtre de la Colline, dove si stava tenendo la Première dell'opera teatrale "Mère", creata e diretta da Wajdi Mouawad, con musiche di Bertrand Cantat.

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