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Per Putin complimenti solo dalla Cina, condanna unanime dell’Occidente: “Elezioni né libere né regolari”

Per la rielezioni di Putin alla presidenza della Russia solo le congratulazioni della Cina tra i grandi Paesi mentre è condanna unanime dall’Occidente. “Le elezioni in Russia non sono state né libere né regolari” ha dichiarato il nostro Ministro degli esteri Tajani. Commenti analoghi da Berlino, Londra e Parigi.
A cura di Antonio Palma
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“Le elezioni in Russia non sono state né libere né regolari” in queste parole del nostro Ministro degli esteri Antonio Tajani si racchiude la posizione di tutto l’Occidente contro la vittoria di Putin alle presidenziali russe. Unanime infatti è stata la condanna da parte delle diplomazie dei Paesi occidentali dopo i risultati plebiscitari annunciati dal Cremlino ieri che indicano quasi il 90% dei voti a favore del presidente uscente, che ora può governare fino al 2030. Il risultato ottenuto da Vladimir Putin è "unico" e dimostra "il consolidamento del sostegno del Paese per il cammino scelto da lui” ha detto il portavoce del Cremlino, Dmistri Peskov.

Elezioni in Russia, in Europa nessuno si congratula

Non la pensano così nell’Europa Occidentale e in Usa che bollano le elezioni russe sostanzialmente come una farsa senza possibilità concreta di scelta, visti gli avversari di Putin. "Le condizioni di un'elezione libera, pluralista e democratica non sono state rispettate in Russia ieri per la rielezione del presidente Vladimir Putin” commentano da Parigi dove il ministero degli Esteri ha reso omaggio "al coraggio di numerosi cittadini russi che hanno manifestato pacificamente la loro opposizione a questa violazione dei loro diritti politici fondamentali".

“Le urne si sono chiuse in Russia, dopo lo svolgimento illegale delle elezioni sul territorio ucraino e con la mancanza di scelta per gli elettori e l'assenza di un monitoraggio indipendente da parte dell'Osce. Non sono queste le caratteristiche di elezioni libere ed eque” ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, David Cameron. Parla addirittura di uno "Stalin dei giorni nostri", invece, il ministro della Difesa britannico Grant Shapps.

“Le elezioni presidenziali in Russia non sono legali, libere ed eque”, è la posizione del governo polacco e anche il governo tedesco ha deciso che non si congratulerà per la rielezione di Putin. "Non ci sarà nessuna lettera a Putin", ha dichiarato ieri sera la portavoce presidenziale tedesca. "Penso alle persone che in Russia lottano per la libertà e la democrazia e che vivono in costante pericolo a causa del regime di Putin. Non dimenticheremo queste persone coraggiose", ha dichiarato il presidente tedesco Steinmeier.

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Tajani: "Le elezioni in Russia non sono state né libere né regolari"

Sulla stessa linea anche l’Italia con il ministro Tajani che ha dichiarato: “Le elezioni in Russia non sono state né libere né regolari ed hanno riguardato anche territori ucraini occupati illegalmente. Continuiamo a lavorare per una pace giusta che porti la Russia a terminare la guerra di aggressione all’Ucraina nel rispetto del diritto internazionale”. Ovviamente i distinguo non mancano anche all’interno dei governi come quello di Salvini in Italia che ha dichiarato: “In Russia hanno votato, ne prendiamo atto. Quando un popolo vota ha sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde".

Ovviamente nessun riconoscimento neanche dall’altra parte dell’Oceano, in Usa, dove il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca ha dichiarato: “Queste elezioni sono state chiaramente né libere né giuste dato che Putin ha imprigionato gli oppositori politici prevenendo così che corressero contro di lui”.

Le congratulazioni di Cina e Bielorussia per Putin

Congratulazioni e plausi per Putin, invece, dagli alleati come il presidente bielorusso Alexander Lukashenko che subito ha telefonato a Vladimir Putin per congratularsi per la sua riconferma nelle elezioni, sottolineando che si è trattato di "una vittoria convincente". Messaggio di congratulazioni anche da parte del presidente cinese Xi Jinping. "Negli ultimi anni, il popolo russo si è unito per superare le sfide. Credo che sotto la tua guida la Russia sarà in grado di raggiungere maggiori risultati nello sviluppo e nella costruzione nazionale" è un passaggio del messaggio inviano da Pechino a Putin. Congratulazioni per Putin infine da parte del presidente della Repubblica islamica dell'Iran, Ebrahim Raisi e del dittatore nordcoreano Kim Jong-un. "Mi unirò con te e darò vita alla nuova era dell'amicizia bilaterale con lunghe radici storiche e tradizioni in conformità con le esigenze dei tempi e porterò avanti la realizzazione della costruzione di un Paese potente", ha scritto Kim nel messaggio a Vladimir Putin.

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