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Guerra in Ucraina

Per gli 007 inglesi la Russia sta finendo armi e munizioni (ma vale anche per gli alleati dell’Ucraina)

Secondo Sir Jeremy Fleming, il capo dell’agenzia di spionaggio britannica GCHQ, “le scorte e munizioni dell’esercito russo si stanno esaurendo”. Ma ciò vale anche per gli alleati dell’Ucraina: alcuni degli stati europei che hanno fornito armi a Kiev stanno iniziando ad avere preoccupazioni rispetto ai propri arsenali.
A cura di Ida Artiaco
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"Le scorte e munizioni dell'esercito russo si stanno esaurendo, le truppe russe sono esauste. L'uso dei prigionieri per rinforzare i ranghi, e ora la mobilitazione di decine di migliaia di coscritti inesperti, parla di una situazione disperata".

A parlare è Sir Jeremy Fleming, il capo dell'agenzia di spionaggio britannica GCHQ. Fleming, che interviene rarissimamente in pubblico, interverrà al Rusi thinktank e parti del suo intervento sono state già anticipate.

Al centro del suo discorso, i costi esorbitanti sostenuti dalla Russia negli otto mesi di combattimenti.

"Sappiamo – e i comandanti russi sul campo lo sanno – che i loro rifornimenti e le munizioni stanno finendo. Certamente ha finito già gli amici", ha spiegato, utilizzando la parola "disperazione" che sembra accomunare tanto la macchina militare quanto i comuni cittadini dopo l'annuncio della mobilitazione parziale.

Ma quello delle scorte pare essere un problema non solo di Mosca.

Come ha riferito Bloomberg, anche alcuni degli stati europei che hanno fornito armi a Kiev stanno iniziando ad avere preoccupazioni rispetto ai propri arsenali.

Dallo scorso febbraio gli alleati hanno inviato in Ucraina armi dal valore di centinaia di migliaia di dollari, ma il conflitto potrebbe durare ancora a lungo, il che rappresenterebbe un problema per l'intera industria bellica.

I governi occidentali stanno infatti esortando le aziende ad aumentare la produzione, sia per aiutare l'Ucraina ma anche per farsi trovare pronti nel caso in cui aumenti ulteriormente la tensione a livello internazionale. Ma potrebbero volerci anni perché l'offerta riesca a tenere il passo della domanda, anche per quanto riguarda il reperimento delle materie prime necessarie, per altro dopo decenni di "ordini limitati".

Le aziende di difesa europee dovranno anche modificare le catene di montaggio dopo che molti governi hanno tagliato le spese per la Difesa in seguito alla fine della Guerra Fredda. Il tema sarà comunque sul tavolo del vertice dei ministri della Difesa, previsto mercoledì e giovedì a Bruxelles.

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