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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Patrick Zaki è libero, Ue: “Suo rilascio è importante passo avanti per il caso”

L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha commentato così la scarcerazione di Patrick Zaki: “Questa decisione segna un importante passo in avanti per il suo caso”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Patrick Zaki appena liberato
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Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna è tornato finalmente a casa a Mansura, dopo ben 22 mesi di carcere. Il giovane attivista era stato arrestato nel febbraio 2020 in Egitto, edè stato scarcerato oggi a seguito dell'udienza di martedì, che ne aveva stabilito il rilascio ma non l'assoluzione.

Il processo riprenderà il 1 febbraio prossimo. Non appena libero Patrick Zaki, indossando l'abito bianco dei prigionieri, ha riabbracciato la mamma e la sorella. Una volta giunto nell'abitazione di famiglia ha potuto dismettere gli abiti del carcere e indossare jeans e maglia nera a maniche lunghe. Queste le sue prime parole, in un video pubblicato da Repubblica.it: "Sto molto bene ora, sono felice, non mi hanno spiegato che mi stavano rilasciando, non sapevo cosa stesse accadendo.Sono con la mia famiglia, la mia ragazza, la mia sorella. Sono felice di rivederli. Sto realizzando ora quel che è successo. Voglio ringraziare l'Italia, tutti i partiti politici che mi hanno sostenuto, e Bologna e la mia università. Tornerò il più presto possibile, è casa mia. Grazie a Amnesty, a Riccardo Noury".

Sembra incredibile e non possiamo che ringraziare tutto quello che tante persone hanno fatto per noi. Ringraziamo l'Italia e tutti i giovani attivisti che non hanno mai dimenticato mio fratello. Grazie a Dio Patrick adesso è qui tra noi", ha raccontato la sorella Marise in un'intervista a Fanpage.it.

"Accogliamo con favore la decisione del tribunale egiziano di rilasciare lo studente egiziano Patrick George Zaki", ha commentato in una nota Peter Stano portavoce dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, precisando che "questa decisione segna un importante passo in avanti per il suo caso". Stano ricorda che "dalla detenzione di Zaki nel febbraio 2020, l'Ue ha seguito da vicino gli sviluppi, ha osservato le udienze e ha sollevato il suo caso a livello bilaterale e in consessi multilaterali" e che "continuerà a seguire da vicino il suo caso".

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