Passeggeri bloccati su un volo dal vento: viaggio da incubo da 32 ore senza arrivare a destinazione

Una vera e propria odissea durata 32 ore per 137 passeggeri di un volo Condor partito il 24 maggio da Zurigo e diretto a Creta. Il velivolo, un Airbus A320, non è riuscito ad atterrare all'aeroporto Heraklion a causa dei forti venti sull'isola. In seguito ai numerosi tentativi fatti per raggiungere la destinazione, il comandante ha deciso di tornare in Svizzera, scatenando le lamentele dei viaggiatori.
Tutto è cominciato intorno alle 6:50, orario di partenza del volo. Dopo due ore di viaggio senza intoppi, il pilota ha cominciato a eseguire la manovra di atterraggio, ma senza riuscirci. In attesa di condizioni atmosferiche più favorevoli, l'aereo ha aspettato al largo del mare, effettuando nove giri intorno allo scalo. Nonostante ciò, la mancanza di carburante ha obbligato il comandante ad approdare all'aeroporto di Atene alle 11:25 locali per fare rifornimento.
Dopo due ore e mezza è stato fatto un altro tentativo, ancora una volta fallimentare. Stavolta, però, il volo è stato dirottato all'isola di Kos, da dove è ripartito poco dopo, ma non per provare un nuovo atterraggio a Creta. L'Airbus, infatti, è arrivato a Salonicco alle 18, a causa del raggiungimento dei tempi di volo massimi previsti: il viaggio era durato ben 12 ore. Per questo motivo, i 137 passeggeri e i 6 membri dell'equipaggio sono stati costretti a passare la notte all'hotel dell'aeroporto greco.
Un ultimo sforzo è stato fatto il giorno seguente, quando il pilota ha provato a effettuare un altro atterraggio all'Herakliton. Nonostante i buoni propositi del comandante, non c'è stato nulla da fare. "Poiché le condizioni meteorologiche purtroppo non sono migliorate, il volo è costretto a tornare a Zurigo" ha comunicato il portavoce della compagnia tedesca Condor, scusatosi per l'inconveniente.
Al rientro in Svizzera, avvenuto alle 15, i passeggeri sono andati su tutte le furie per il viaggio assurdo e fallimentare. Due motivi di ulteriore rabbia sono dovuti dalle spese sostenute dalle persone a bordo del velivolo, che hanno dovuto pagare di tasca loro la sistemazione per la notte, e dall'impossibilità a sbarcare ad Atene per proseguire lo spostamento in autonomia.
Ultima, ma non per importanza, la denuncia di alcuni viaggiatori, che hanno vomitato in seguito ai tumultuosi tentativi di atterraggio sull'isola di Creta, dove, però, non sono mai arrivati.