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Arrestata Olga Misik, la 17enne che sfida Putin leggendo la Costituzione

L’immagine di Olga Misik in ginocchio che legge la Costituzione davanti a un nutrito schieramento di poliziotti in assetto antisommossa e pronti a sgomberare tutti è diventata un simbolo per i tanti oppositori del governo russo che lamentano mancanza di libertà di espressione nel Paese prima di essere arrestata. “Se la sola lettura della Costituzione ha creato tutto questo putiferio, questo la dice lunga sullo stato delle cose in Russia” ha sottolineato la giovane.
A cura di Antonio Palma
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Una ragazza in ginocchio a terra davanti a un nutrito schieramento di poliziotti in assetto antisommossa e armata solo di un libro: la Costituzione. È l'immagine che in poco tempo ha fatto il giro del mondo e che riprende una ragazza russa di soli 17 anni Olga Misik che con il suo gesto di contestazione è diventata un simbolo per tutti quelli che da tempo si battono per la libertà di pensiero e manifestazione nel suo Paese, la Russia. La ragazza è stata poi arrestata e denunciata. L'adolescente infatti partecipava a una del tante manifestazioni indette a Mosca  e in altre parti della Russia per protestare contro la mancanza di libertà di espressione che da tempo ormai affligge il Paese. Olga però non ha scandito alcuno slogan antigovernativo o gridato la sua rabbia , ha solo letto gli articoli della costituzione tanto da spiazzare gli stessi agenti a cui era stato il compito di far sgomberare la piazza per corteo non autorizzato.

La sua foto, scattata e pubblicata sul profilo twitter da un fotografo prima che uno degli agenti intervenisse per portare via di peso la 17enne, è stata così rilanciata da centinaia di utenti e ripresa dai media tanto da trasformarsi in simbolo. Rintracciata dai giornali,  Olga ha raccontato di essersi avvicinata ai movimenti di protesta sulla scia del dissidente Alexei Navalny dopo aver compreso che nel Paese manca la libertà necessaria come dimostrano  l'esclusione di numerosi oppositori dalle elezioni comunali in programma l'8 settembre a Mosca.  "Vogliamo una Russia libera, nella quale non avvengano azioni illegali. Nessuno deve avere paura della polizia e dei tribunali" ha spiegato la ragazza, sottolineando che "non ci sono leader né una struttura centrale" ma che si tratta di un "movimento diffuso sul territorio, che comunica attraverso Telegram" per organizzare manifestazioni e distribuire giornali e volantini.

"Mia madre è preoccupata per la mia attività, lei crede alla propaganda che le propinano in tv, e mio padre è un fan sfegatato di Putin. Non fa che dirmi ‘tu non hai vissuto nel caos degli anni Novanta' ma la Costituzione non deve sembrare una raccolta di barzellette e il programma del governo non deve essere desunto dai romanzi di George Orwell" ha ricordato Olga che davanti agli agenti ha letto gli articoli della Costituzione russa che garantiscono la libertà di assemblea e la libertà di parola. "Volevo spiegare agli agenti che la gente si era radunata pacificamente, senza armi, e quindi legalmente. Se la sola lettura della Costituzione ha creato tutto questo putiferio beh, questo la dice lunga sullo stato delle cose in Russia" ha concluso la giovane.

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