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Covid 19

Nuova mappa Ue dell’Ecdc, Italia ed Europa in rosso scuro: rischio Covid ancora massimo

La nuova mappa aggiornata ad oggi, giovedì 17 febbraio, del rischio Covid realizzata dall’Ecdc: tutta Italia e l’Europa si trovano ancora in zona rosso scuro. La cartina prende in considerazione il numero di contagi ogni 100mila abitanti, il tasso di positività sui test effettuati e i dati sulle vaccinazioni.
A cura di Ida Artiaco
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Tutta l'Europa in rosso scuro nella mappa Ue del rischio Covid pubblicata oggi dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che classifica le zone a maggiore o minore pericolo di diffusione del Coronavirus. Secondo l'ultimo aggiornamento di giovedì 17 febbraio 2022, tutta l'area Ue, Italia inclusa, e dei Paesi See (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) è colorata di rosso scuro, vale a dire il rischio di contagio resta alto da un angolo all'altro della Regione nonostante i livelli di vaccinazione raggiunti soprattutto nei Paesi occidentali. Ma vediamo nello specifico come interpretare la cartina.

La situazione dell'Italia nella mappa Ue

Tutte le regioni italiane sono ancora colorate di rosso scuro nell'ultima mappa dell'Ecdc. La situazione è la stessa da circa tre settimane. Il colore indica la più alta incidenza da contagio Covid e di conseguenza un'alta fascia di rischio. Si ricordi che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie aggiorna la mappa del rischio Covid ogni settimana di giovedì sulla base dei dati ricevuti fino al martedì precedente. Questa cartina è realizzata, a differenza di quanto avveniva nei mesi scorsi, sulla base di un criterio che prende in considerazione, oltre al tasso di positivi sul totale dei test effettuati e del numero dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, anche il tasso di vaccinazione.

Che significano i colori nella mappa dell'Ecdc

A partire dal 1° febbraio 2022 è cambiato il significato dei colori nella mappa Ue: il Consiglio Europeo ha chiesto all'Ecdc di classificare gli Stati membri secondo un indicatore basato su il tasso di notifica a 14 giorni, ponderato con il dato sulle somministrazioni del vaccino anti Covid, rispetto a quanto avveniva finora. Di conseguenza, cambia anche il significato dei colori. Il verde indica una situazione in cui il tasso ponderato è inferiore a 40; l'arancione, se il tasso ponderato è inferiore a 100 ma 40 o superiore; il rosso, se il tasso ponderato è inferiore a 300 ma pari o superiore a 100; il rosso scuro, se il tasso ponderato è 300 o più; il grigio scuro, se il tasso di test è 600 o meno e grigio, se sono disponibili dati insufficienti.

Cosa succede in Europa

La situazione Covid resta grave in tutta Europa, nonostante molti Paesi stiano allentando le misure restrittive. È già successo in Danimarca, Svezia, Francia, Spagna e Svizzera. E anche l'Italia sta gradualmente dicendo addio ad alcuni dei provvedimenti presi nei mesi scorsi per fermare il contagio. Si tratta di paesi che hanno raggiunto importanti livelli di vaccinazione. La preoccupazione maggiore arriva però ora soprattutto dall'Est. L'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della Sanità ha chiesto uno sforzo maggiore per le vaccinazioni nell'Europa orientale, avvertendo che l'onda legata alla variante Omicron sta avanzando in quell'area. Nelle ultime due settimane, i casi di Covid-19 sono più che raddoppiati in sei Paesi (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Russia e Ucraina) nella parte orientale di quella che costituisce la regione europea per l'organizzazione.

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