Notre Dame, la ricostruzione procede a rilento: “Riaprirà per il 2024”

Notre-Dame de Paris sarà ricostruita entro il 2024. Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron che nella giornata di oggi ha visitato il cantiere della cattedrale in ricostruzione e ha camminato, con tanto di casco bianco e rigorosamente con la mascherina, sulle impalcature che servono alla riparazione del tetto distrutto dalle fiamme due anni fa, il 15 aprile 2019. L'incendio fu frutto di un incidente e non fu secondo quanto accertato un atto doloso. Oggi, a 47 metri d'altezza, il capo dello Stato si è confrontato con i responsabili del cantiere, osservando il cratere che si è aperto sulla navata centrale dopo il crollo della guglia in fiamme. Macron ha reso omaggio "all'immenso lavoro compiuto" in questi due anni, ma poco e niente in realtà è stato ancora fatto per ricostruire l'opera d'arte. Per il restauro è stato raccolto un totale di 833 milioni con una colletta condivisa a livello internazionale. Hanno partecipato 340.000 donatori. Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, ha espresso ottimismo sul rispetto del calendario per la ricostruzione.

I lavori per la ricostruzione vanno a rilento, seriamente compromessi anche dall'emergenza Coronavirus che in Francia si fa sentire più che mai. La notte del 15 aprile 2019 fu per i francesi simile all'evento traumatico dell'11 settembre in cui, con il crollo delle Torri Gemelle, l'America perdeva un simbolo della nazione. Le immagini dell'incendio fecero il giro del mondo e la gara di solidarietà è partita in pochissimo tempo con la speranza che i lavori potessero cominciare il più presto possibile. La fine del processo di restauro, però, sembra essere ancora lontana. Il governo auspica la riapertura per il 2024 per mostrare nuovamente la struttura di Notre-Dame in tutto il suo splendore. Le opere per il restauro procedono con grande attenzione per i dettagli.