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Nathaniel Berhow, il 16enne che ha sparato a scuola in California nel giorno del compleanno

L’adolescente autore della sparatoria alla Saugus High School di Santa Clarita, in California, ha ucciso due compagni e ferito altri tre prima di tentare il suicidio con la stessa arma nel giorno del suo sedicesimo compleanno. Ora è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. La polizia indaga su un inquietante messaggio apparso prima della stage sui social.
A cura di Antonio Palma
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"Ci divertiremo domani a scuola", è l'inquietante messaggio che avrebbe lanciato sui social il 16enne Nathaniel Berhow, il ragazzo autore della sparatoria mortale avvenuta giovedì alla Saugus High School di Santa Clarita, in California dove sono morti due ragazzini e altri tre sono rimasti feriti. Un messaggio che all'apparenza sembra innocuo ma che alla luce di quanto accaduto alla riapertura del liceo giovedì mattina sembra un chiaro avvertimento di quello che sarebbe avvenuto poche ore dopo. Un messaggio per una strage ancora più inquietante perché realizzata nel giorno suo sedicesimo compleanno. Nathaniel Berhow si è presentato in classe armato di pistola, che aveva nascosto nello zaino, e ha fatto fuoco contro i compagni uccidendone due e ferendone tre prima di tentare il suicidio nel giorno del suo compleanno.

Come ricostruito dalla polizia locale, il ragazzino ha scaricato quasi l'intero caricatore colpendo cinque compagni di scuola uccidendone due, un 14enne e un 16enne, prima di spararsi alla testa con l'ultimo proiettile rimasto. L'adolescente è sopravvissuto ma quando è stato individuato dalla polizia, dopo una caccia all'uomo in tutta la zona, era già in gravi condizioni. La polizia lo aveva inizialmente scambiato per una vittima. Ora è ricoverato in rianimazione in ospedale.

I funzionari dello sceriffo della contea di Los Angeles hanno detto che il messaggio è apparso sul suo account  Instagram poche ore prima della strage ma è stato successivamente rimosso da altre persone che avevano accesso all'account. Gli investigatori stanno cercando ora di ottenere un mandato per scoprire ulteriori informazioni sull'account che secondo Instagram però non era gestito dal giovane. Gli inquirenti continuano a indagare anche sul passato del 16enne per cercare di determinare un movente dietro un gesto che appare inspiegabile

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