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Natale con il Coronavirus: come si stanno organizzando i paesi europei

Come trascorreranno il Natale al tempo del Coronavirus i paesi europei? Anche se manca ancora un mese al 25 dicembre, governi ed esperti si stanno già organizzando per pianificare le festività in sicurezza evitando un nuovo boom di contagi, tra limitazioni agli spostamenti e riunioni tra pochissimi nuclei familiari.
A cura di Ida Artiaco
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Da giorni non si fa altro che parlare di come trascorreremo le feste di Natale nel bel mezzo della seconda ondata di Coronavirus. In Italia gli esperti stanno mettendo in guardia sulla necessità di festeggiare in maniera "sobria" e sempre rispettando le regole di distanziamento e igiene per evitare che la curva del contagio torni a crescere, mentre il governo sarebbe al lavoro su un decreto ad hoc con tutte le indicazioni per vivere il Natale in massima sicurezza. Ma anche in altri paesi europei il dibattito è aperto a poco più di un mese dal 25 dicembre. Ecco, allora, come intendono organizzarsi i nostri vicini per salvare il Natale, che, comunque andrà, sarà diverso rispetto a quello degli anni passati.

Austria

L'Austria il 17 novembre ha cominciato il suo secondo lockdown dopo l'impennata di nuovi casi Covid registrata nell'ultimo mese. L'obiettivo, ha spiegato il cancelliere, Sebastian Kurz, è "prevenire il sovraccarico degli ospedali e dei reparti di terapia intensiva". Il blocco durerà per circa tre settimane fino al 6 dicembre. Divieti e restrizioni sono simili a quelli imposti durante il lockdown di marzo: possono servire i clienti solo alimentari, supermercati e farmacie. Le persone hanno l’obbligo di rimanere a casa tranne che per motivi lavorativi, di necessità". Poi dovrebbe partire uno screening di massa a tappeto proprio "per poter garantire la riapertura delle scuole e le festediNatale", ha spiegato Kurz.

Svezia

Nella Svezia del no lockdown potrebbero essere introdotte misure restrittive proprio durante le festività. Il paese è stato tra i pochissimi del Vecchio Continente a non introdurre il blocco totale la scorsa primavera, ma dopo il boom di casi delle ultime settimane qualcosa potrebbe cambiare. Giovedì scorso l'epidemiologo Anders Tegnell ha dichiarato in una conferenza stampa che i cittadini dovrebbero essere preparati ad affrontare potenzialmente restrizioni riguardanti soprattutto gli spostamenti a Natale, limitando i viaggi affinché i servizi sanitari regionali non siano sopraffatti proprio durante le feste.

Irlanda

Il presidente dei medici irlandese Tony Holohan ha avvertito qualche settimana fa che i cittadini che si trovano all'estero farebbero meglio a non prendere in considerazione la possibilità di ritornare a casa per le vacanze invernali.  "I viaggi che normalmente avvengono a Natale dovrebbero essere considerati non essenziali quest'anno", ha detto. Prima di lui anche il vice primo ministro irlandese, Leo Varadkar, ha esortato i cittadini irlandesi di tutto il mondo a non prenotare i voli di ritorno per Natale. "So che è difficile – ha detto Varadkar -. So che è dura, ma mancano sei settimane a Natale ed è troppo presto perché le persone prenotino un volo per tornare a casa. Non è sicuro al momento farlo".

Germania

La Germania si trova attualmente in lockdown, anche se in modalità soft, con molte attività chiuse nel tentativo di frenare l'infezione. Le restrizioni hanno colpito anche i suoi famosi mercatini di Natale, un pilastro delle festività natalizie, che però quest'anno si fermeranno. L'obiettivo è, secondo quanto ha affermato la cancelliera Angela Merkel, "fare progressi a dicembre, dobbiamo superare i difficili mesi invernali". Anche il ministro della Salute Jens Spahn ha avvertito che "non si potranno organizzare pranzi di Natale e riunioni di famiglia come se non stesse accadendo nulla".

Inghilterra

Secondo un'indiscrezione del quotidiano The Sun, il governo inglese starebbe pensando ad un piano per salvare il Natale dando la possibilità alle famiglie di riunirsi in piccoli gruppi in una finestra temporale di 5 giorni, dal 24 al 28 dicembre, delle vere e proprie "bolle" di massimo due o tre nuclei familiari, che potranno festeggiare insieme. Tuttavia, fanno sapere da Downing Street, non è stata presa ancora nessuna decisione: "Stiamo cercando modi per garantire che le persone possano trascorrere del tempo con i parenti stretti durante il Natale alla fine di quello che è stato un anno incredibilmente difficile", fa sapere una fonte. Ministri ed esperti vogliono analizzare bene i numeri delle infezioni in tutto il Regno Unito prima di dare il via libera a qualsiasi proposta, anche se il lockdown proclamato alla fine di ottobre sta cominciando a dare i suoi frutti, con una stabilizzazione crescente della curva epidemiologica.

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