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Morta a 35 anni Tatiana Schlossberg, la nipote di John F. Kennedy era affetta da una rara forma di leucemia

È morta all’età di 35 anni Tatiana Schlossberg, giornalista e nipote dell’ex presidente John F. Kennedy. A novembre aveva reso pubblica la diagnosi di una rara forma di leucemia: “Il mio medico ha detto che può tenermi in vita per un anno”.
A cura di Eleonora Panseri
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Tatiana Schlossberg, 35 anni (Foto Instagram JFK Library Foundation).
Tatiana Schlossberg, 35 anni (Foto Instagram JFK Library Foundation).

È morta all'età di 35 anni Tatiana Schlossberg, giornalista e nipote dell'ex presidente statunitense John F. Kennedy. La notizia è stata data dalla famiglia attraverso i social dalla John F. Kennedy Library Foundation.

"La nostra bellissima Tatiana si è spenta questa mattina. Sarà per sempre nei nostri cuori", si legge nel post pubblicato sulla pagina Instagram della Fondazione e corredato da una foto della donna. La 35enne era la seconda figlia dell'ex ambasciatrice statunitense Caroline Kennedy e del designer Edwin Schlossberg.

Schlossberg, giornalista specializzata in temi ambientali, aveva lavorato per il New York Times, collaborato, tra gli altri, con The Atlantic e The Washington Post e scritto nel 2019 il libro "Inconspicuous Consumption: The Environmental Impact You Don't Know You Have".

Nel mese di novembre, in un saggio pubblicato sul New Yorker, aveva reso pubblica la diagnosi di una rara forma di leucemia mieloide acuta, un tumore del sangue e del midollo osseo.

Aveva spiegato che i medici avevano scoperto il cancro poco dopo la nascita della figlia, nel maggio 2024. Nel testo rifletteva sulla malattia, sulla mortalità e sulla sua storia familiare. "Quando stai morendo, almeno per quel poco che ne so, cominci a ricordare tutto", aveva scritto.

"Durante l’ultima sperimentazione clinica, il mio medico mi ha detto che poteva tenermi in vita per un anno, forse. – si leggeva ancora nel lungo articolo – Il mio primo pensiero è stato che i miei figli, i cui volti vivono in pianta stabile sulla parte interna delle mie palpebre, non si sarebbero ricordati di me".

Aveva anche criticato duramente il cugino Robert F. Kennedy Jr., attuale segretario alla Sanità. Lo aveva definito "un imbarazzo" per le sue posizioni contrarie alla ricerca medica finanziata dallo Stato e ai vaccini.

"Abitare davvero il presente è più difficile di quanto sembri, così lascio che i ricordi vadano e vengano. Sono così tanti quelli che risalgono alla mia infanzia che ho l’impressione di guardare me stessa e i miei figli crescere insieme. A volte mi illudo di pensare che me ne ricorderò per sempre, che me ne ricorderò anche da morta", aveva scritto ancora Schlossberg.

E sul New Yorker concludeva: "Ovviamente non sarà così. Ma, dal momento che non so che cosa sia la morte e nessuno è in grado di dirmi che cosa viene dopo, continuerò a fingere. Continuerò a cercare di ricordare".

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