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Guerra in Ucraina

Medvedev: “L’Ucraina fa parte della Russia, i confini sono inventati”

Medvedev: “Per ragioni geopolitiche e per la storia di ciò che è accaduto, per molto tempo abbiamo sopportato il fatto di vivere in appartamenti diversi: dobbiamo fare i conti con questi confini inventati, con territori che hanno sempre fatto parte dell’Impero russo”.
A cura di Davide Falcioni
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Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, non è nuovo alle provocazioni e ieri, rilasciando una dichiarazione ai giornalisti, ha sintetizzato ancora una volta qual è il suo punto di vista sull'Ucraina e la sua indipendenza: quel Paese, secondo Medvedev, "fa parte della Russia in generale, siamo onesti". Tuttavia "per ragioni geopolitiche e per la storia di ciò che è accaduto, per molto tempo abbiamo sopportato il fatto di vivere in appartamenti diversi: dobbiamo fare i conti con questi confini inventati, con territori che hanno sempre fatto parte dell'Impero russo". "Quindi questi territori erano abitati dalla popolazione russa originaria e hanno sempre fatto parte della Russia nel senso stretto del termine", ha ribadito Medvedev, come riporta Ria Novosti.

Medvedev: "Quest'anno la Russia produrrà 1.500 carri armati"

Insomma, l'Ucraina sarebbe a tutti gli effetti "cosa russa". E se le cose stanno così l'invasione è ampiamente motivata, tanto che per sostenerla – ha spiegato sempre Medvedev – solo nel 2023 "la Russia intende produrre 1.500 carri armati". Inoltre, l'ex presidente russo ha sottolineato che i carri russi T-90M sono i migliori del mondo. "Sono sicuramente migliori di Leopard, Challenger e Abrams, anche in termini di dati tattici e tecnici, inclusa la massa".

Medvedev: "Arrestare Putin significa dichiarare guerra alla Russia"

Nel suo profluvio  di dichiarazioni Medvedev ha affermato anche che se la Germania decidesse di attuare la decisione della Corte penale internazionale (CPI) sull'"arresto" del presidente russo Vladimir Putin, ciò equivarrebbe a dichiarare guerra alla Russia. Il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann aveva affermato che il mandato di "arresto" di Putin sarebbe stato valido in Germania dopo una richiesta della Corte penale internazionale. L'ordine è stato sostenuto anche dal cancelliere Olaf Scholz, che, durante la sua visita in Giappone, ha affermato che "nessuno è al di sopra della legge". "Alcuni idioti, idioti come il ministro della Giustizia tedesco, dicono: ‘Bene, se viene, lo arrestiamo.'.. Capite cosa significa? Immaginiamo… il capo in carica di uno Stato nucleare arriva in un territorio, diciamo, della Germania e viene arrestato. Che cos'è? Una dichiarazione di guerra alla Federazione Russa!" ha detto Medvedev.

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