Maxi incendio in un centro commerciale in Iraq, almeno 61 morti tra cui bambini: “Una tragedia”

È salito a 61 il bilancio delle vittime di un maxi incendio che ieri sera ha letteralmente distrutto un centro commerciale a Kut, nell'Iraq orientale, il "Kut Hypermarket". Le fiamme sono divampate in un momento in cui nella struttura, che era stata inaugurata solo qualche giorno fa, si trovavano numerose famiglie per fare shopping e cenare. Per questo, come riporta la CNN, tra i morti ci sarebbero numerosi bambini. Ancora imprecisato il numero di dispersi , stando a quanto reso noto dal ministero degli Interni iracheno citato dall'emittente Al Jazeera. Almeno 45 persone sono invece state tratte in salvo dai soccorritori.
Sono stati già recuperati 14 corpi carbonizzati all'interno del centro commerciale nel governatorato di Wasit, mentre continuano le ricerche.
Secondo il governatore della provincia di Wasit, Mohammed al-Miyahi, il rogo all'Hyper Mall è scoppiato ieri sera, ma la causa non è ancora stata identificata. Ha anche dichiarato tre giorni di lutto nazionale per le vittime dell'incendio. Ancora alle 4 del mattino si poteva notare il via vai di ambulanze cariche di feriti era incessante. Il centro commerciale di Kut, circa 160 chilometri a sud-est di Baghdad, era stato inaugurato solo cinque giorni fa. Precedentemente era occupato da un ristorante che è stato chiuso per inosservanza delle norme sulla sicurezza.
Un funzionario della Protezione civile irachena, che ha parlato a condizione di anonimato col Washington Post perché non autorizzato a parlare con i media, ha dichiarato che l'origine dell'incendio pare sia da rintracciare in un macchinario per l'aria condizionata situato all'interno di una profumeria. Poi le fiamme si sono allargate ben presto a tutto l'edificio.
Alcuni video circolati sui social mostravano il grande edificio a più piani avvolto dalle fiamme, con un gruppo di persone radunate sul tetto mentre i vigili del fuoco combattevano contro le fiamme. Non è la prima volta che in Iraq si verificano incidenti del genere, spesso attribuiti alla mancata osservanza delle norme di sicurezza. Nell'aprile 2021, un incendio all'ospedale Ibn al-Khatib di Baghdad ha causato la morte di oltre 80 pazienti in un reparto di isolamento COVID-19 a causa dell'esplosione delle bombole di ossigeno. Ancora, nel settembre 2023, un rogo ha devastato una sala per matrimoni a Qaraqosh, nel nord del Paese, uccidendo almeno 100 persone e ferendone altre 150.