Marò, respinta nuovamente la richiesta di libertà su cauzione

Il tribunale di Kollam ha respinto oggi la nuova istanza di liberazione dietro cauzione presentata dai legali che difendono i due militari italiani detenuti in India. Il secondo no arriva dopo dieci giorni dal primo stop alla scarcerazione per motivi tecnici. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dovranno così rimanere nel carcere di Trivandrum ancora per altro tempo, anche se oggi scadono i termini per la custodia cautelare, accusati di aver sparato senza motivo contro un peschereccio causando la morte di due pescatori. "Non siamo sorpresi, ma proviamo un ulteriore disappunto" ha detto l'incaricato speciale italiano per la vicenda, il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura.
Presto una nuova richiesta di scarcerazione – Dopo questa ennesima decisione delle autorità indiane la tensione tra i due Paesi sale sempre di più. Ieri infatti il Governo italiano ha deciso di richiamare a Roma l'ambasciatore a New Delhi Giacomo Sanfelice per consultazioni, non facendo presagire nulla di buono visti anche i capi di imputazione per i due fucilieri del San Marco a seguito del dossier presentato dalla polizia. La decisione della ‘Session Court' del tribunale era attesa dopo gli sviluppi degli ultimi giorni, ma De Mistura conferma la volontà dell'Italia di andare avanti con richieste formali alle autorità più alte dell'India, "se fosse necessario fino alla Corte suprema dove riteniamo che ci sia uno spazio maggiore per presentare i nostri argomenti a favore dei marò" ha detto De Mistura. Intanto i legali stanno già lavorando per presentare un nuovo ricorso ed una nuova domanda di scarcerazione da presentare entro lunedì prossimo presso l'Alta Corte di Kochi.