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Malala riceve una lettera da un leader talebano: “L’attacco si poteva evitare”

Il leader talebano pachistano Adnan Rasheed ha mandato una lettera a Malala Yousufzai, la giovane sopravvissuta a un attacco lo scorso ottobre, “scusandosi” per quanto accaduto. Rasheed ha detto di averla scritta “a titolo personale”.
A cura di Susanna Picone
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La giovane Malala Yousufzai, la ragazzina che nel mese di ottobre è sopravvissuta a un attacco condotto nel suo Paese – in Pakistan – dai talebani, ha ricevuto una lettera da uno di quelli che avrebbero voluto vederla morta. Si tratta di una lettera apparsa sul canale britannico Channel 4 e confermata come autentica. A scriverla, a quanto pare “a titolo personale”, è il leader talebano pachistano Adnan Rasheed che ha deciso di “scusarsi” per l’attacco condotto lo scorso ottobre contro la giovane e rivendicato dal suo gruppo Tehrik-e-Taleban (Ttp). In realtà nel testo Rasheed più che scusarsi tende a parlare di un attacco nei confronti della ragazzina che si poteva evitare. Usa parole di condanna per quell’episodio in Pakistan che definisce “scioccante”.

Malala è oggi un simbolo – Nella missiva Rasheed conferma di parlare a titolo personale e che la sua opinione non rappresenta, dunque, quella del suo gruppo. Il comandante talebano dice che avrebbe voluto chiedere a Malala di smettere di criticare in modo tale che i talebani non la attaccassero. Lei sarebbe stata colpita per la sua campagna "diffamatoria". L’attacco non viene definito un errore ma che, appunto, si poteva evitare. Malala Yousufzai, in seguito a quanto le è accaduto, non ha avuto paura di chi avrebbe voluto ucciderla ma al contrario ha continuato la sua battaglia a favore dell’istruzione femminile. È diventata ormai un simbolo per il mondo intero e proprio qualche giorno fa ha tenuto un toccante discorso all ’Onu.

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