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Maddie McCann, concluse senza successo le ricerche in Portogallo. Testimone: “Brückner coinvolto”

La polizia portoghese ha riavviato le ricerche per Madeleine McCann vicino all’ex casa di Christian Brueckner. L’ex amico Helge Busching ribadisce: “È lui il colpevole, disse che Madeleine non urlò. Spero trovino prove per tenerlo in carcere”.
A cura di Davide Falcioni
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Si sono concluse con un nulla di fatto le nuove ricerche nel sud del Portogallo di Madeleine McCann, la bambina inglese svanita nel nulla nel maggio 2007 mentre era in vacanza con la famiglia in Algarve. Le operazioni, coordinate da autorità tedesche e portoghesi, si sono concentrate ancora questa mattina in un’area di 21 chilometri quadrati tra Praia da Luz e la zona dove, all’epoca, viveva il principale sospettato: Christian Brückner.

Da questa nuova e forse ultima fase investigativa, autorizzata da un mandato europeo, non sono emersi segnali evidenti di nuove scoperte rilevanti. Sul campo, gli investigatori hanno impiegato escavatori, unità cinofile e strumenti tecnologici per perlustrare la fitta vegetazione e alcuni vecchi edifici abbandonati. L’obiettivo era ancora una volta individuare qualsiasi traccia utile a fare chiarezza su un mistero che dura da 18 anni.

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Il sospettato, Christian Brückner, 48 anni, è attualmente detenuto in Germania per un caso di stupro non collegato alla vicenda McCann, ma potrebbe essere rilasciato già a settembre. Ha vissuto stabilmente nell’Algarve tra il 2000 e il 2017, e secondo la polizia tedesca è il principale indiziato per l’omicidio di Madeleine. Le autorità britanniche, invece, continuano a trattare il caso come una sparizione, non essendo mai stato ritrovato il corpo della bambina.

A sostenere con forza il coinvolgimento di Brückner è anche Helge Busching, ex amico del sospettato e primo testimone ad averlo collegato al rapimento già nel 2008. "Sono convinto che Brückner sia coinvolto. Ora deve esserci una speranza per i genitori di Madeleine", ha dichiarato in un’intervista a MailOnline.

Busching, ex operaio, racconta che durante un festival musicale nel 2008, Brückner fece un’osservazione inquietante che ancora oggi considera una sorta di confessione: "Disse che era strano che Madeleine non avesse urlato quando fu portata via". "Parlavamo in tedesco", ha aggiunto, "non c’era alcun dubbio su ciò che voleva dire. È un uomo malvagio e merita di restare dietro le sbarre".

Già ascoltato da Scotland Yard e dalla polizia criminale federale tedesca (BKA), Busching ha dichiarato: "So che Brückner è stato capace di prendere Madeleine. Prego solo Dio che trovino qualcosa per tenerlo in prigione. Il tempo stringe: se viene rilasciato a settembre, sparirà e non ci sarà giustizia". Le sue dichiarazioni sono state fondamentali anche per la condanna di Brückner nel 2019, quando fu riconosciuto colpevole dello stupro di una donna americana a Praia da Luz, due anni prima della scomparsa di Madeleine.

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Le ricerche di questi giorni richiamano alla memoria quelle del 2023 nella zona del bacino idrico di Barragem do Arade, dove Brückner era stato ripreso in alcune foto. Anche in quell’occasione, però, non furono trovati elementi determinanti.

Intanto, Kate e Gerry McCann – che lo scorso mese hanno ricordato il 18esimo anniversario della scomparsa della figlia – continuano a mantenere il silenzio nel rispetto delle indagini in corso, ma attraverso lo staff della campagna Find Madeleine hanno ribadito la loro volontà di "non lasciare nulla di intentato".

Resta l’incognita su cosa potrà accadere ora. Se non emergeranno prove concrete, questa fase potrebbe rappresentare l’ultima azione investigativa sul campo da parte delle autorità tedesche.

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