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Covid 19

Londra, italiani disperati e bloccati in aeroporto. Il racconto di Luca: “Soli e abbandonati”

Il racconto di Luca Balata, italiano che da settembre vive a Londra, dove è rimasto bloccato in seguito alla decisione del governo italiano di sospendere i collegamenti con il Regno Unito dopo la scoperta della nuova variante di Covid-19. A Fanpage.it ha scritto: “Qui è il caos, tanti protestano. Mi sento abbandonato e sono rimasto solo. In un momento di crisi come questo lo stato dovrebbe prendersi cura dei propri cittadini”.
A cura di Ida Artiaco
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Foto di Luca.
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La nuova variante del Covid-19 scoperta a Londra e nel Sud dell'Inghilterra sta creando problemi in tutto il mondo, con un numero sempre maggiore di Paesi che stanno bloccando i collegamenti con il Regno Unito. Tra i primi a prendere questa decisione, c'è stata l'Italia, che già domenica scorsa, subito dopo l'annuncio di Boris Johnson in conferenza stampa, ha fermato tutti i voli in partenza dalla City, costringendo migliaia di connazionali a cambiare piani per le vacanze di Natale. Tra di loro, c'è Luca Balata, che vive nella Capitale inglese da qualche mese, dove si è trasferito dopo aver concluso gli studi e per motivi di lavoro. Sarebbe dovuto atterrare a Fiumicino domenica nel tardo pomeriggio, ma gli è stato detto di tornare a casa senza alcun tipo di assistenza o di alternativa.

"Ieri avevo il volo per l’Italia, Heathrow-Fiumicino alle 16:55 con Alitalia – ha raccontato con una mail a Fanpage.it -. Mi reco in aeroporto con un po’ di anticipo sentendo le notizie, immaginavo ci sarebbe stata un po’ di confusione. Alle 14 Alitalia si prepara ad aprire il check-in e distribuisce le autocertificazioni da compilare per la partenza. Ma il check-in non apre. Mi viene detto che aspettano l’autorizzazione del governo italiano per volare dovuto alla situazione di emergenza nel Regno Unito. C’è molta confusione. Tanti preoccupati che non vedono i cari da tanto, incluso me. Circa alle 15:30 ci viene annunciato che il volo è cancellato e che l’Italia ha bloccato i voli. Ci viene detto “Tornate a casa”. Il caos degenera, tanti protestano, chiedono il rimpatrio. Nessuna notizia ufficiale dal governo italiano era stata data ai cittadini. Altre compagnie aree decollano per l’Italia. L’unica cosa che ci viene detta è che tutti i voli per l’Italia sono cancellati fino al 6 Gennaio. Si prova a chiamare il governo, i consolati, l’ambasciata. Niente. Alle 17 tramite un post su Facebook il consolato di Londra comunica che l’Italia blocca immediatamente i voli aerei dallo UK. Sembra assurdo".

La disperazione di Luca e di altri connazionali diventa evidente. "Siamo stati abbandonati. Un blocco che viene inserito a metà giornata e chi ha avuto la fortuna di volare con altre compagnie o la mattina è riuscito a tornare in Italia. Sono rimasto in aeroporto fino alle 19 nel caso in cui ci fossero stati dei cambiamenti last minute. Ho chiesto assistenza ad Alitalia. Mi viene ripetuto da una certa signora Paola di tornare a casa, cosa che poi effettivamente ho fatto. Ho riprovato a chiamare ambasciata, Farnesina, consolato per rimpatrio ma nessuno risponde. Mi sento abbandonato e sono rimasto solo. In un momento di crisi come questo lo stato dovrebbe prendersi cura dei propri cittadini".

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