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L’intimazione alle suore fuggite dall’ospizio in Austria: “Restate in convento ma solo se abbandonate i social”

Le tre suore ultra ottantenni scappate dalla casa di cura in cui erano state portate per tornare nel loro vecchio convento ormai abbandonato a Goldenstein, in Austria, in questi mesi hanno ottenuto un largo seguito sui social. La Curia ha proposto un accordo: possono restare nel monastero ma solo se abbandonano i social.
A cura di Antonio Palma
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“Potete restate in convento ma solo se abbandonate i social”, suona così l’intimazione della Curia a Suor Rita, Suor Bernadette e Suor Regina, le tre religiose ultra ottantenni scappate dalla casa di cura in cui erano state portate per tornare nel loro vecchio convento ormai abbandonato a Goldenstein, vicino a Salisburgo, in Austria, nel settembre scorso. Aiutate da un nutrito gruppo di sostenitori, le tre sorelle in questi mesi infatti hanno ottenuto un largo seguito sui social dove qualcuno ha creato pagine a loro nome postando foto di attività quotidiane nel monastero.

Una trovata che sembra non essere piaciuta al Prevosto del convento che all'agenzia di stampa austriaca APA ha lanciato segnali di tregua dichiarando che per il momento le suore possono restare ma solo a patto che lascino stare i social e smettano di postare su Instagram e Facebook dove hanno raccolto oltre 100mila follower.

La mossa sembra parte di un tentativo di appianare lo scontro con le suore che accusano la curia di averle sfrattate con l’inganno e la forza dal monastero in cui hanno vissuto per decenni. "Nessuna di noi tre è stata interpellata" avevano spiegato le tre donne, di età compresa tra 81 e 88 anni, sottolineando che alla fine del 2023, dopo il ricovero di due di loro, tutte e tre sono state trasferite nella casa di riposo contro la loro volontà.

L’intimazione del Prevosto, che ha sempre sostenuto che l’allontanamento era dovuto alle precarie condizioni delle tre suore, infatti è arrivato dopo un incontro tenutosi all'inizio di questa settimana, in cui è stata avanzata una proposta per risolvere la situazione. Come parte dell’accordo la Curia ha chiesto alle tre suore di sottostare ad alcune restrizioni come appunto l’addio ai social ma anche il divieto di fare entrare nel monastero persone che non appartengono all'ordine.

Le suore al momento non hanno ancora accettato le condizioni imposte e le stanno valutando. L’accordo di otto pagine infatti prevede anche di astenersi dall'intraprendere azioni legali contro i superiori e limitazioni sui movimenti finanziari. Elementi che secondo l'avvocato delle suore, una ex allieva delle religiose, indicano "arroganza" da parte della Curia.

"Raccomando di non firmare questo accordo. È un bavaglio che ricorda contratti in Corea del Nord" ha dichiarato l'avvocato. Se le suore dovessero rifiutare, però, dovrà essere il Vaticano a decidere se le sorelle possono ancora condurre una vita monastica.

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