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“L’esercito dovrebbe davvero prepararsi alla guerra”: l’avvertimento degli ex capi della Difesa inglese

Nel report del New Bletchley Network, un gruppo composto da ex capi della Difesa e della Sicurezza inglesi, si avverte della necessità che l’esercito si prepari veramente per la guerra: “Dobbiamo farlo per essere credibili in termini di deterrenza e comunicarlo ai potenziali nemici, alla NATO e agli alleati”.
A cura di Ida Artiaco
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L'esercito dovrebbe "prepararsi veramente alla guerra" per scoraggiare in modo credibile le minacce in arrivo dall'esterno, in particolare dalla Russia. È questo l'avvertimento lanciato in un rapporto del New Bletchley Network, un gruppo composto da ex capi della Difesa e della Sicurezza inglesi.

Nel dossier in questione si sostiene che il processo di "svuotamento" dell'esercito regolare britannico e delle riserve nel corso degli anni deve essere invertito, avvertendo che la dimensione della forza potrebbe già essere al di sotto della "massa critica nazionale".

Precisamente, si legge nel testo, "la credibilità dell’esercito britannico è stata indebolita da oltre 20 anni di svuotamento e di diminuzione del potere combattente. Il morale dell’esercito è fragile", a fronte di minacce crescenti, non ultima quella in arrivo dalla Russia di Putin, e di un clima di crescente preoccupazione per il fallito tentativo del governo guidato da Rishi Sunak di aumentare la spesa per la Difesa nel bilancio di primavera.

Tra coloro che hanno contribuito alla discussione c'erano Lord Mark Sedwill, ex segretario di gabinetto e consigliere per la sicurezza nazionale, Lord George Robertson, ex capo della NATO e segretario laburista alla difesa, e il generale Lord David Richards, ex capo delle forze armate.

Il breve documento evidenzia un "serio segnale di allarme" da parte di una figura di spicco della NATO che ha avvertito che l'esercito britannico non è più una forza combattente di alto livello, o "Tier 1". Precisamente, si legge nel dossier, "per essere credibili in termini di deterrenza dobbiamo prepararci veramente alla guerra e comunicarlo ai potenziali nemici, alla NATO e agli alleati, e in particolare al pubblico britannico".

Per questo, si richiede un "nuovo modello di esercito" – ampiamente rispettato e "pronto ad andare in guerra. Dobbiamo segnalare ai potenziali avversari il fatto che siamo forti e vogliamo diventare più forti, ma allo stesso tempo che non abbiamo alcun interesse ad attaccare o sovvertire qualsiasi città o paese non aggressivo", afferma il rapporto.

In conclusione, si legge nel testo, "dobbiamo essere coraggiosi e prendere decisioni difficili, a volte impopolari, se vogliamo fornire un potere di combattimento credibile entro budget realistici e rispettare l'imperativo del tempo".

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