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Guerra in Ucraina

Le devastanti bombe russe che hanno ribaltato il fronte in Ucraina: “Se sopravvivi, avrai lesioni gravi”

Si tratta delle FAB-1500, un ordigno risalente all’era sovietica ma sviluppato e prodotto a più riprese da Mosca fino all’attuale versione guidata che è stata adattata a una rinnovata strategia di bombardamenti russi sull’Ucraina. Il Cremino ha ordinato un uso estensivo delle Fab-1500 lungo tutto il fronte con devastazione totale.
A cura di Antonio Palma
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Erano da mesi che analisti ed esperti avevano avvertito che la Russia si stava preparando da una massiccia produzione di bombe guidate ad alto potenziale per rispondere alla difesa contraerea dell’Ucraina e oggi gli effetti di quella politica si vedono sul campo di battaglia dove hanno ribaltato gli equilibri sul fronte della guerra ucraina. Si tratta delle FAB-1500, un ordigno risalente all’era sovietica ma sviluppato e prodotto a più riprese da Mosca fino all’attuale versione a planata e guidata che è stata adattata a una rinnovata strategia di bombardamenti russi sull’Ucraina.

Si tratta di ordigni già in dotazione all’aeronautica di Mosca e quindi usati in Ucraina fin dal 2022 ma che ora sarebbero diventati una delle principali bombe usate dai russi nel conflitto in corso per riadattarsi al mutato scenario. Come ricostruisce la Cnn, la potente bomba aerea ha decimato le difese ucraine e ha spostato l’equilibrio in prima linea grazie al fatto che viene sganciata da un’altezza dove le difese aeree di Kiev, sprovviste di aerei, spesso non possono arrivare.

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Considerata fin dall’Inizio come idonea per attacchi contro impianti industriali e strutture sotterranee, la Fab-1500 contiene al suo interno una tonnellata e mezzo di esplosivo ad alto potenziale e all’impatto è in grado di colpire bersagli in un raggio di 500 metri ma soprattutto può distruggere bunker fino a 20 metri di profondità e sfondare tre metri di cemento armato.

La nuova versione messa in campo dai russi viene lanciata dai cacciabombardieri da un’altezza fuori dalla portata di molte difese aeree ucraine in quanto poi viene guidata da un operatore direttamente sul bersaglio. Una strategia che ovviamente non tiene conto di alcun danno collaterale perché l’obiettivo dei russi ormai è infliggere quanti più danni e distruzioni possibili prima di tentare di conquistare il territorio via terra. La tattica, che ha beneficiato di una nuova massiccia produzione ordinata dal Cremlino per rimpiazzare la scarsità di missili, in pratica ha previsto un uso estensivo delle Fab-1500 lungo tutto il fronte con devastazione totale.

“In precedenza, venivamo bombardati solo con l'artiglieria. Ora i russi colpiscono le città in modo più aggressivo e utilizzano mezzi dell’aeronautica, in particolare le FAB-1500” ha ammesso un ufficiale ucraino alla CNN, rivelando che oltre alla distruzione di bunker ed edifici, queste bombe usate in maniera così intensiva stanno impattando sul morale dei soldati già colpiti pesantemente anche con le FAB-500. "Il danno che ne deriva è molto grave. Se sopravvivi, avrai sicuramente lesioni gravi" ha ammesso l'ufficiale.

L’uso delle bombe FAB è diventato un elemento distintivo nell’offensiva russa nella regione di Donetsk, in particolare nel radere al suolo le difese ucraine dentro e intorno ad Avdiivka, caduta a febbraio. Queste bombe, ottenute convertendo vecchie bombe a caduta libera in armi in grado di planare verso il bersaglio, in effetti sono utili solo su obiettivi fermi ma in una guerra di trincea si sono rivelate efficaci.

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