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Muore bruciato vivo dentro la sua Tesla: batterie surriscaldate per il “thermal runaway”

La vittima è un 48enne, l’incendio dopo un urto con il guard rail. A provocare l’incendio il cosiddetto fenomeno del thermal runaway: processo durante il quale le batterie subiscono un repentino ed inarrestabile incremento della temperatura fin a portare all’incendio e alla loro distruzione insieme al resto dell’auto su cui sono collocate.
A cura di Antonio Palma
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Bruciato vivo all'interno della sua auto per un istantaneo quanto inatteso incendio che si è sviluppato dall'impianto elettrico della vettura. Così è morto nelle scorse un 48enne automobilista tedesco che viaggiava al volante della sua auto elettrica Tesla lungo le strade del cantone svizzero del Ticino. Una morte atroce che dai primi riscontri sul veicolo coinvolto pare sia dovuto ad un improvviso e letale surriscaldamento delle batterie dell'auto elettrica. Il drammatico incidente è avvenuto giovedì scorso a pochi dalla galleria del Monte Ceneri, sull'autostrada svizzera A2, una delle  principali arterie del Paese che collega il nord ovest al sud.

Dopo l'allarme lanciato dagli altri automobilisti di passaggio, sul posto sono accorsi i pompieri di Bellizona ma ormai per l'automobilista non c'era più niente da fare. Sono stati proprio i vigili del fuoco della cittadina elvetica a spiegare che, dai primi accertamenti, è verosimile che a provocare l'incendio sia stato il cosiddetto fenomeno del thermal runaway. Si tratta di un processo durante il quale le batterie subiscono un  repentino ed inarrestabile incremento della temperatura fin a portare all'incendio e alla loro distruzione insieme al resto dell'auto su cui sono collocate. È quello che sarebbe accaduto alla Tesla del 48enne proveniente dal Baden-Württemberg.

Per i tecnici le fiamme che hanno avvolto l'auto, intrappolando il conducente, sono partite proprio dalle batterie del veicolo. A causare il loro surriscaldamento, però, come avviene quasi sempre in casi del genere, è stato un violento urto. Poco prima infatti il 48enne aveva perso il controllo dell'auto, andando a sbattere contro il guardrail centrale. La vettura, in una spaventosa carambola, infine si è ribaltata e a quel punto dalle batterie si è innescato l'incendio che si è rivelato mortale.

L'azienda produttrice dell'auto la Tesla tiene a precisare che non c'è assolutamente alcuna prova che al momento dello schianto fosse attivo il pilota automatico. "Siamo profondamente rattristati da questo incidente e stiamo lavorando per stabilire i fatti  e offrire la nostra piena collaborazione alle autorità locali" ha spiegato un portavoce della società

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