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Guerra in Ucraina

Lavoratori dalla Corea del Nord per ricostruire il Donbass: la proposta dei russi

L’ambasciatore russo a Pyongyang Alexander Matsegora ha affermato che la Corea del Nord potrebbe inviare lavoratori per ricostruire le città del Donbass distrutte dalla guerra.
A cura di Davide Falcioni
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"La Repubblica popolare democratica di Corea ha riconosciuto la Repubblica popolare di Donetsk". La notizia è stata data alcuni giorni fa dal servizio stampa di Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr). Uscendo dal "burocratese", significa che la Corea del Nord ha riconosciuto la repubblica separatista di Donetsk e si è quindi apertamente schierata con la Russia di Putin.

Ma cosa potrebbe ottenere in cambio il regime asiatico di Kim Jon Un? Secondo l'ambasciatore russo a Pyongyang Alexander Matsegora, la Corea del Nord potrebbe inviare lavoratori nei due territori controllati dalla Russia nell'Ucraina orientale allo scopo di partecipare alla ricostruzione delle infrastrutture distrutte dai bombardamenti nelle sedicenti repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk.

Matsegora ha affermati che ci sono "molte opportunità" di cooperazione economica tra la Corea del Nord e le repubbliche filorusse del Donbas. Secondo l'ambasciatore "ditte di costruzione nord coreane altamente qualificate e laboriose, in grado di lavorare nelle condizioni più difficili, potrebbero aiutarci a ripristinare le nostre strutture sociali, infrastrutturali e industriali".

Le affermazioni di Alexander Matsegora arrivano pochi giorni dopo che la Corea del Nord è diventata uno dei pochi Paesi a riconoscere le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, accusando il governo ucraino di sostenere la posizione "ostile" di Washington nei confronti di Pyongyang. Il ministero degli Esteri del Paese asiatico ha inoltre dichiarato: "L'Ucraina non ha il diritto di sollevare questioni o contestare il nostro legittimo esercizio della sovranità dopo aver commesso un atto che manca gravemente di equità e giustizia tra le nazioni aderendo attivamente alla politica ostile ingiusta e illegale degli Stati Uniti".

Non si è fatta attendere la risposta di Kiev, che ha interrotto i rapporti diplomatici con la Corea del Nord e l'ha accusata di minare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.

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