La vita di Bosusco in pericolo, nuovo ultimatum per esaudire le richieste

Si complica la vicenda che costringe in India il turista italiano Paolo Bosusco, sequestrato dai maoisti tre settimane fa insieme a Claudio Colangelo, poi liberato lo scorso 25 marzo. Quando sembrava che le trattative tra i sequestratori e il governo dell’Orissa erano finalmente riprese e la liberazione di Bosusco sempre più imminente, è arrivato un nuovo messaggio audio diffuso dal capo dei maoisti Sabyasachi Panda e riportato dalla tv indiana Ndtv, nel quale i sequestratori dicono di non essere più disposti a liberare Bosusco considerando “una farsa” l’ultima offerta del governo dell’Orissa (che acconsentiva alla liberazione, in cambio dell’italiano, di 27 detenuti).
La vita di Paolo Bosusco di nuovo a rischio – Non solo, la preoccupazione per Bosusco è relativa al fatto che i maoisti hanno anche annunciato di essere pronti a compiere “un passo estremo” se le loro richieste non saranno esaudite entro martedì, nuovo giorno fissato come scadenza delle trattative. I sequestratori vogliono che siano soddisfatte le tre richieste formulate in precedenza (tra cui, appunto, anche la liberazione di alcuni prigionieri, compresa la moglie del leader, secondo loro trattenuti ingiustamente) richiedendo adesso anche il riconoscimento di alcuni gruppi maoisti per i quali devono essere archiviate quelle accuse che secondo loro sono false.
“Le negoziazioni con il governo sono una farsa” – Se il leader dei maoisti Panda ha parlato di una farsa è perché, nei giorni scorsi, il chief minister dell’Orissa aveva annunciato la liberazione di 27 persone che però solo in minima parte corrispondevano ai nomi fatti da Panda: 23 di loro sono infatti in contropartita per un altro rapimento e solo quattro su sette riguardano il caso Bosusco, e ancora solo tre di questi facevano parte di quell’elenco minimo di sette (tra cui la moglie di Panda) da rilasciare per riavere l’ostaggio italiano. Il governo non aveva, inoltre, né spiegato i tempi effettivi per la liberazione, né fatto accenno alle altre richieste formulate dai sequestratori per riavere Paolo Bosusco. Insomma un’offerta inaccettabile per i maoisti che a questo punto ritornano a minacciare preoccupando l’ambasciatore d’Italia in India, Giacomo Sanfelice, ricevuto nel Paese da due alti responsabili del governo che, intanto, continuano a ribadire tutto il loro impegno per il rilascio di Bosusco.