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La terza ondata è arrivata anche in Germania. I medici: “Serve un nuovo lockdown”

I medici specializzati in terapia intensiva: “Chiediamo con forza la causa di un ritorno al lockdown per evitare una terza ondata forte della pandemia”. In Germania sono tornati ad aumentare i contagi.
A cura di Davide Falcioni
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"Ci sono segnali chiari: la terza ondata della pandemia è già iniziata in Germania. Sono molto preoccupato. Distanziamento e mascherine sono ancora necessari": l'allarme è stato lanciato la scorsa settimana da Lothar Wieler, capo dell'istituto Robert Koch, e i numeri gli stanno effettivamente dando ragione, con 8.978 nuovi casi e 94 decessi registrati nell'ultima rilevazione e soprattutto una curva dei contagi che sta cominciando a risalire in modo significativo.

L'allarme di Wieler è stato raccolto per il momento solo dai medici di terapia intensiva tedeschi, che in una nota hanno chiesto al governo di tornare subito al lockdown. "Alla luce dei dati del contagio, che mostrano un aumento delle infezioni da Covid e la diffusione della variante britannica, noi peroriamo con forza la causa di un ritorno al lockdown per evitare una terza ondata forte della pandemia", affermano. L'appello è arrivato all'indomani delle due prime elezioni regionali nei laender della Renania Palatinato e nel Baden Wurttemberg, che hanno aperto la strada ad un lungo anno elettorale, che si concluderà con l'uscita di scena della cancelliera Angela Merkel, in carica da 16 anni.

La richiesta di un nuovo lockdown nazionale arriva a una settimana dalla decisione del governo tedesco di ridurre cautamente le restrizioni riaprendo una parte dei negozi non essenziali su tutto il territorio nazionale e  dando ai cittadini la possibilità di organizzare riunioni in casa con un massimo di cinque persone (senza contare i minori di 14 anni). Da novembre, gli unici passi verso la normalità in Germania erano stati la riapertura delle scuole dopo una sospensione di due mesi a partire dal 22 febbraio, anche se sono in realtà tornati in classe esclusivamente gli studenti dei primi anni delle elementari, in piccoli gruppi e con orario limitato.

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