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La storia di Shamima Begum, vittima di tratta a 15 anni dopo la fuga dalla Gran Bretagna per l’Isis

Shamima Begum ha lasciato la Gran Bretagna a 15 anni per raggiungere la Siria e unirsi all’Isis. Vittima di tratta, è stata data in sposa a un miliziano 23enne. Il suo caso è ora arrivato in tribunale.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Shamima Begum ha lasciato Londra quando aveva 15 anni per raggiungere la Siria. Lì, secondo quanto raccontato dai suoi avvocati, sarebbe stata vittima del traffico sessuale gestito dall'Isis. Il Ministero dell'Interno britannico ha detto di non aver mai individuato prove di quanto denunciato.

La giovane sarebbe andata in Siria nel 2015 insieme ad altri due compagni di scuola. Qui sarebbe stata data in sposa a uno jihadista olandese 23enne. Dopo aver subito violenza, ha dato alla luce tre bambini che sono morti poco tempo dopo. La Gran Bretagna ha revocato la cittadinanza nel 2019, anni dopo il suo allontanamento dal Paese, sostenendo che l'adolescente fosse partita "volontariamente". Secondo il governo, si tratta di una misura presa per la "sicurezza nazionale".

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La ragazza, incinta di 9 mesi, è stata trovata nel febbraio del 2019 in un capo profughi siriano. Secondo i legali della giovane, il governo non ha mai indagato né "considerato" l'ipotesi che potesse essere stata oggetto di tratta da parte dell'Isis. "Questa ragazza – ha spiegato l'avvocato James Eadie KC che si occupa del caso – è stata vittima di un'efficace macchina di propaganda. L'Isis reclutava cinicamente delle bambine per offrirle in moglie a uomini adulti. Questo è un fallimento delle autorità del Regno Unito".

Secondo il Ministero dell'Interno inglese, però, Begum non può rientrare nel Paese perché "ancora un rischio per la sicurezza nazionale".  "Questo non è un caso di sicurezza – ha commentato James Eadie KC – ma un caso di tratta di esseri umani".

La vicenda è stata portata in tribunale e nella giornata di venerdì i giudici sono chiamati a decidere sulla reintroduzione della ragazza in Gran Bretagna. La sentenza, però, potrebbe essere resa pubblica con alcune settimane di ritardo. "Begum ha detto di essersi subito pentita di aver lasciato il Paese – ha ribadito ancora il legale – e di aver realizzato solo dopo la natura del gruppo al quale si era unita".

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