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Guerra in Ucraina

La Russia non vuole che Finlandia e Svezia entrino nella Nato: l’avvertimento del Cremlino

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha avvertito che se Svezia e Finlandia entrassero nella Nato, questo creerebbe gravi problemi di instabilità in Europa. Ecco cosa sta succedendo.
A cura di Annalisa Girardi
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La Russia avverte: se la Svezia e la Finlandia dovessero entrare nella Nato, questo vorrebbe dire creare gravi problemi di instabilità in Europa. Lo ha messo in chiaro il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando la natura militare dell'Alleanza Atlantica. L'indiscrezione secondo cui sia Stoccolma che Helsinki sarebbero pronte a presentare la propria domanda di adesione entro l'estate era stata pubblicata dal Times. Secondo cui, inoltre, i due Paesi avrebbero ricevuto l'appoggio di Washington.

Una decisione di questo tipo, chiaramente, non sarebbe ben vista da Mosca. L'allargamento della Nato a Est è stata infatti una delle ragioni della politica estera sempre più aggressiva della Russia, che ha portati poi all'invasione dell'Ucraina. Dalla fine degli anni Novanta, infatti, sono stati ben 14 i Paesi dell'Est Europa a diventare parte della Nato: Bulgaria, Macedonia del Nord, Albania, Montenegro, Croazia, Slovenia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. Gli ultimi due Paesi, va sottolineato, confinano direttamente con la Russia.

E lo stesso fa la Finlandia. Mosca è assolutamente contraria ad avere la Nato fuori dalle porte di casa e ribadisce l'importanza di avere delle zone neutrali in Europa, status che aveva richiesto anche per l'Ucraina. Storicamente Svezia e Finlandia sono sempre state due Paesi neutrali che hanno rifiutato di schierarsi a favore di un blocco o dell'altro, preferendo assumere una posizione terza rispetto agli equilibri geopolitici che hanno caratterizzato il secondo Dopoguerra. Peskov ha affermato che la Nato non sia esattamente "l'Alleanza che assicura pace e stabilità e la sua ulteriore espansione non porterà più sicurezza nel continente europeo".

Il Cremlino ha avvertito che, nel caso in cui una situazione di questo genere si dovesse verificare, Mosca dovrà "ribilanciare la situazione" prendendo le proprie misure. Che non è chiaro quali siano. Lo scorso febbraio la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva già avvertito delle "conseguenze politiche e militari" che ci sarebbero state di fronte a un allargamento della Nato.

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