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Guerra in Ucraina

La Russia invia la nave da guerra più antica del mondo per recuperare il Moskva affondato

Il Cremlino avrebbe inviato la Kommuna nel mar Nero per recuperare i resti dell’incrociatore Moskva. Si tratta della nave da guerra più antica al mondo, costruita nel 1912.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'incrociatore Moskva, affondato la scorsa settimana nel mar Nero
L'incrociatore Moskva, affondato la scorsa settimana nel mar Nero
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Si chiama Kommuna, è ultracentenaria ed è nata negli ultimi anni degli zar. È una nave da guerra, ma non è un'imbarcazione qualsiasi: è la più antica del mondo. È stata costruita nel 1912 ed è entrata in servizio nel 1915. Ora è la carta che si gioca la Russia per cercare di recuperare l'incrociatore Moskva, affondato la scorsa settimana nel mar Nero, o almeno ciò che ne resta. La Kommuna ha uno scafo di circa cinquanta metri, simile a quello di un catamarano perché inizialmente era utilizzata per sollevare i sottomarini colpiti in guerra. All'interno della nave ci potrebbe essere un sommergibile per le immersioni profonde. L'obiettivo di Mosca, infatti, sarebbe in primis capire come sia potuto accadere che il fiore all'occhiello della flotta russa sia stato affondato in questo modo. Allo stesso tempo sarebbe importante recuperare elementi come i tubi missilistici.

Sull'affondamento del Moskva non è stata ancora fatta chiarezza. L'Ucraina ha rivendicato di aver attaccato con dei missili l'incrociatore russo e di essere responsabile perciò della distruzione della nave. La versione di Mosca resta più o meno la stessa citata inizialmente, che però non è credibile secondo la maggior parte degli analisti ed esperti militari, ovvero un incendio a bordo. Più probabile, invece, che la nave da guerra sia stata realmente colpita dai missili di Kiev.

La gestione opaca della vicenda da parte della Russia riguarda anche il destino dei militari che erano a bordo dell'incrociatore. Partiamo dal presupposto che a bordo c'erano circa 500 soldati russi. Dall'Ucraina è stata subito rilanciata la notizia che fossero tutti morti, mentre l'ultimo aggiornamento russo risale a ieri sera: un morto e 27 dispersi, tutti gli altri sono stati salvati. Questa versione, però, non collima affatto con la ricerca frenetica di decine di famiglie russe, che chiedono da giorni la verità su cosa sia successo ai propri figli.

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