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Guerra in Ucraina

Cosa è successo all’incrociatore Moskva e perché la sua perdita sarebbe un grave colpo per la Russia

Kiev ha detto di aver colpito e affondato nella notte la nave ammiraglia della flotta russa Moskva con due missili Neptune. Il ministero della Difesa russo ha smentito la notizia: l’incrociatore missilistico sovietico sta ancora navigando ma è stato travolto da un incendio a bordo scoppiato per “cause non ancora accertate”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il ministero della Difesa ucraino ha detto di aver colpito durante la notte al largo delle Coste di Odessa l'incrociatore russo Moskva, nave ammiraglia della flotta del Cremlino nel Mar Nero, con due missili Neptune di fabbricazione ucraina. Secondo le informazioni riferite da Kiev, la nave sarebbe affondata subito dopo. Mosca ha smentito l'informazione, sostenendo che l'ammiraglia sia stata colpita da un incendio (le cui cause, dicono, non sono state ancora accertate), ma che continui a galleggiare. Gli armamenti missilistici principali, invece, non hanno riportato danni. A confermare questa versione dei fatti anche il Pentagono. Il portavoce John Kirby ha detto che Moskva continua a navigare, ma ha confermato l'incendio a bordo e l'evacuazione del personale. Non è chiaro però se il rogo sia stato causato dai due missili ucraini. 

L'ammiraglia di 186 metri è di vitale importanza per l'esercito del Cremlino e ha un valore sia simbolico che militare. Ha guidato l'assalto navale all'Ucraina ed è un incrociatore missilistico dell'era sovietica. Moskva fu schierata anche nel conflitto siriano e in quello della Crimea nel 2014. La nave è armata con una gamma di missili anti-nave e antiaerei oltre a siluri, cannoni navali e sistemi di difesa missilistica ravvicinati. Se il suo danneggiamento è stato davvero stato causato dai missili ucraini, questa sarebbe una battuta d'arresto non indifferente per le forze armate del Cremlino sia da un punto di vista strategico che morale. Il successo dell'attacco causerebbe diverse domande sulle capacità di modernizzazione della flotta russa: l'incendio sarebbe l'esempio di evidenti falle nel sistema di difesa della nave ammiraglia. Dal punto di vista morale, invece, il danneggiamento potrebbe infondere nuovo vigore alle forze armate ucraine in difficoltà a Mariupol.

Era arrivato da Moskva infatti l'invito alla resa ai militari ucraini sull'Isola dei serpenti. L'esercito aveva risposto con il memorabile messaggio radio "andate all'inferno" che era diventato simbolo della resistenza ucraina. L'incendio vorrebbe dire che gli sforzi di Kiev possono sovrastare anche il massimo simbolo della potenza navale russa nel Mar Nero. Il Pentagono ritiene che l'ammiraglia, che comunque ha riportato danni esterni, si stia dirigendo verso Sebastopoli per riparazioni

La Moskva è la nave ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero dal 2000 e ha guidato l'assalto all'Ucraina. L'incendio a bordo scalfisce l'infallibilità dell'imbarcazione agli occhi del mondo e restituisce una vittoria simbolica all'Ucraina. In altre parole, le navi da guerra russe saranno portate a spostarsi più al largo per la propria sicurezza. L'incrociatore missilistico trasporta oltre una dozzina di missili antinave Vulkan e, tra le altre cose, una serie di armi anti-sottomarino. Si tratta della seconda grande nave russa ad essere stata danneggiata dall'inizio dell'invasione. Al centro della discussione ora anche le capacità di difesa della punta di diamante della flotta russa: l'imbarcazione infatti dovrebbe avere un sistema di difesa aerea su tre livelli tale da assicurare l'immunità da un attacco con missili Neptune, di portata decisamente inferiore.

Se l'incendio fosse davvero stato causato dai missili, questo vorrebbe dire infliggere un duro colpo all'immagine di invincibilità della Russia e in particolare dell'Unione Sovietica, il cui ricordo viene costantemente celebrato dal Cremlino.

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