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Guerra in Ucraina

“La mia nuova vita tra allarmi aerei e coprifuoco un anno dopo l’invasione russa dell’Ucraina”

Max è un ragazzo ucraino di Leopoli che a Fanpage.it ha raccontato come è cambiata la sua vita alla vigilia del primo anniversario dell’invasione russa: “All’inizio è stata dura ma giorno dopo giorno stiamo reagendo. La Russia ha provato a distruggerci ma non ci riuscirà mai”.
A cura di Ida Artiaco
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"La vita di tutti gli ucraini è cambiata. Chiediamo solo pace e tranquillità, lasciando da parte la tristezza". Max è un giovane che vive a Leopoli, a Ovest dell'Ucraina.

Anche se la sua città non è stata colpita direttamente dall'offensiva russa come quelle che si trovano ad Est, gli effetti della guerra si fanno sentire, eccome. A Fanpage.it ha raccontato come la sua vita è cambiata alla vigilia del primo anniversario dell'invasione dell'Ucraina.

Max, come è cambiata la vita sua e quella della sua famiglia durante quest’anno?

"Non solo la nostra, ma la vita di ogni ucraino è cambiata. C'è chi ha perso la casa, chi ha perso un familiare, chi ha perso il lavoro. Altri soffrono di un incredibile stress e depressione a causa della guerra".

Può farci qualche esempio pratico di cose che prima della guerra potevate fare tranquillamente e che ora sono diventate un ricordo?

"La prima cosa che mi viene in mente è che sono apparsi il coprifuoco e gli allarmi aerei, che scandiscono le nostre giornate. Celebrare feste normali come compleanni o matrimoni non è più come una volta, perché le persone sono tristi dal momento che ogni giorno i nostri soldati muoiono o si verificano attacchi missilistici.

Ovviamente le persone cercano di lavorare, andare in palestra o guardare un film, ma sicuramente non è più come una volta. Non importa dove ti trovi durante ogni allerta aerea, ti preoccupi per i tuoi parenti perché non sai mai dove potrebbe colpire un missile"

Cosa le manca di più della sua vita precedente all’invasione russa?

"La pace e la tranquillità, vivere giorni senza cattive notizie, l'opportunità di viaggiare e divertirsi con la famiglia e gli amici".

Abbiamo visto che i bombardamenti russi hanno colpito anche e soprattutto infrastrutture energetiche. Come state vivendo questo inverno, il primo alle prese con la guerra?

"All'inizio è stato molto difficile, era buio e faceva freddo. Col passare dei giorni, le persone si sono adattate un po' perché grazie ai blackout programmati si è riusciti a risparmiare elettricità, come opzione era ancora possibile acquistare un generatore, ma a causa della domanda anche i prezzi per loro sono aumentati molto. Inoltre, molte piccole e medie imprese sono state colpite e le persone sono rimaste senza lavoro".

Ha fiducia che questa guerra finirà a breve? Quale la sua percezione?

"Questa è una vera e propria guerra. Un paese ha attaccato brutalmente un altro. Speriamo tutti per il meglio e aspettiamo la vittoria dell'Ucraina. Ma non credo che tutto questo finirà presto. Comprendiamo tutti che se l'Ucraina cade, l'Europa sarà la prossima, quindi ora stiamo difendendo non solo noi stessi ma anche altri paesi, e per questo abbiamo bisogno di supporto e armi.

Gli ucraini sono un popolo dalla mente molto forte, la Russia ha provato a distruggerci più di una volta nella storia, ma non ci riuscirà mai".

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