L’Ue apre all’Italia: “Valuteremo la flessibilità per emergenza immigrazione e terremoto”

L'Unione europea potrebbe definitivamente venire incontro all'Italia e aprire alla flessibilità di bilancio per far fronte alle spese relative all'emergenza accoglienza e immigrazione e a quelle relative al piano di ricostruzione e messe in sicurezza dei territori dell'Italia centrale devastati da terremoto dello scorso 24 agosto.
Il Commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, intervenendo all'Atlantic Council ha spiegato che Bruxelles valuterà la richiesta di flessibilità per le "spese per la crisi dei rifugiati, o un terremoto, o per un paese che soffre attacchi terroristici. Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate". Il motivo per cui l'Unione potrebbe tornare sui suoi passi, nonostante gli accesi scontri tra Jean-Claude Juncker e il presidente del Consiglio Matteo Renzi, è semplice: secondo Moscovici in Italia "c'è una minaccia populista. E' per questo che sosteniamo gli sforzi di Renzi affinché sia un partner forte all'interno dell'Ue", spiega il commissario.
Solo pochi giorni fa Juncker aveva dichiarato, scatenando l'ira di Renzi, che "nel Patto di stabilità, che non deve essere un patto di flessibilità, abbiamo già introdotto molti elementi di flessibilità combattendo contro chi sapete e senza questi elementi l'Italia quest'anno avrebbe potuto spendere 19 miliardi di meno". Stando alle dichiarazioni di Moscovici, però, il clima pare essere cambiato e l'apertura ora appare più probabile rispetto a prima.
"Abbiamo detto chiaramente cosa è la flessbilità nel gennaio 2015. Dobbiamo incoraggiare i paesi che creano molti investimenti, lo abbiamo fatto con l'Italia. Aiutare i paesi che portano avanti riforme strutturali affinché possano avere più tempo, lo abbiamo fatto con l'Italia. Abbiamo detto che saremmo pronti a considerare spese per la crisi di rifugiati o un terremoto o un Paese che soffre attacchi terroristici come il Belgio. Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate. In generale un Paese deve rispettare i criteri e ridurre il debito, è il principale problema di Italia e Belgio", ha proseguito Moscovici.