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L’isis fa esplodere due antichi mausolei a Palmira

I due mausolei islamici si trovavano nei pressi della città archeologica di Palmira ma al di fuori delle rovine.
A cura di Antonio Palma
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I miliziani dello Stato Islamico avrebbero distrutto due antichi mausolei nei pressi della città archeologica di Palmira, in Siria. A renderlo noto con tanto di foto gli account social legati all'Isis ma la notizia è stata confermata sia dall'Ong Osservatorio siriano per i diritti umani sia dal idirettore del centro per i musei e le Antichità del governo di Damasco Maamoun Abdulkarim. Secondo le stesse fonti in particolare i jihadisti avrebbero preso di mira due antichi mausolei islamici, quello dello sheikh Mohammad Ben Ali, un discendente del cugino del profeta Mohammed, e quello di Abu Behaeddin, un antico leader religioso di Palmira. Entrambi gli edifici erano fuori dalle rovine di Palmira ma non troppo distanti tanto da far temere analoga sorte al sito patrimonio Unesco. Al momento comunque non risultano essere state danneggiate le rovine romane da tempo occupate dai jihadisti.

Le demolizioni in realtà risalirebbero a tre giorni fa. La tomba di Bin Ali si trovava in una regione montagnosa a circa 4 chilometri a Nord di Palmira, nella Siria centrale, mentre l’altra tomba era situata in un’oasi a circa 500 metri dalle rovine di Palmira, e risale a circa 500 anni fa. Come spiegano gli organi di stampa locale, i mausolei sarebbero stati distrutti perché commemoravano e rappresentavano un culto contrario all'Islam. Con la stessa motivazione i miliziani di Isis hanno già demolito alcune lapidi mortuarie nel cimitero cittadino di Palmira. La loro intenzione, infatti, non è quella di abbattere antichi reperti ma eliminare qualsiasi simbolo o rappresentazione legata alle divinità.

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