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L’Inghilterra si rifiuta di accogliere 3000 bambini siriani

Niente posto per i piccoli profughi siriani in Inghilterra. Nella notte tra il 25 e 26 aprile, la Camera dei Lord ha votato contro l’emendamento presentato da Snp e Liberaldemocratici che avrebbe dato il via libera all’accoglienza di 3000 bambini siriani nel Regno Unito. Contrari alla proposta i conservatori.
A cura di Charlotte Matteini
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L'Inghilterra si oppone: niente accoglienza per 3.000 bambini siriani in cerca di rifugio politico nel Regno Unito, attualmente "intrappolati" nell'Europa continentale, senza via di fuga. I Tories hanno votato contro, e così è stato bocciato l'emendamento presentato alla Camera dei Lord nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 aprile da Snp e liberaldemocratici, che avrebbe permesso allo stato inglese di accettare i bambini siriani in attesa.

Come riporta il quotidiano The Guardian, il laburista "ministro ombra" per l'immigrazione Keir Starmer non si rassegna e promette battaglia su tutti i fronti: "Non possiamo voltare le spalle a questi bambini vulnerabili in Europa, la storia ci giudicherà per questo."

Secondo il conservatore James Brokenshire, se si fosse votato a favore dell'emendamento, l'Inghilterra avrebbe "inavvertitamente creato nelle famiglie di profughi la convinzione che far viaggiare i bambini da soli in anticipo avrebbe potuto in qualche modo avvantaggiarli nell'ottenimento dell'asilo politico", essendo facilitato l'accesso agli aiuti umanitari a loro dedicati. Questo meccanismo, sostiene Brokenshire, avrebbe messo a rischio le vite dei bambini, lasciati in balia dei trafficanti di esseri umani.

Giustificazioni che Starmer non condivide affatto, che infatti ha ribattuto: "In pratica, stiamo dicendo che questi bambini vanno abbandonati al proprio destino perché se facciamo qualcosa, altri potrebbero seguire le loro orme. Io non sono affatto disposto a sostenere una posizione del genere".

Secondo Starmer,infatti, sarebbe stato proprio il Ministero degli Interni a convincere la maggior parte dei potenziali parlamentari "ribelli" che in fin dei conti l'Inghilterra stava facendo abbastanza per aiutare bambini rifugiati in Siria. E infatti, pochissimi deputati "Tories" hanno votato a favore dell'emendamento, Tania Mathias, per esempio, non ha seguito le indicazioni dei conservatori perché convinta che accettare i bambini anche a rischio di creare danni in Europa era la "cosa giusta da fare".La restante parte dei conservatori inglesi, però, ha votato compatta contro e l'emendamento è rimasto lettera morta. Non solo la questione etica sostenuta da Brokenshire, secondo i Tories l'emendamento di Snp e liberaldemocratici avrebbe avuto pesanti implicazioni finanziarie.

I laburisti non si sono comunque arresi davanti al fallimento della propria proposta e hanno subito presentato un emendamento alternativo, che dovrebbe essere discussa alla Camera dei Lord martedì. In sostanza, nella nuova proposta non ci si riferirà più a un determinato numero di rifugiati da accogliere, ma si tenterà di aggirare la economica finanziarie sostenendo che saranno la quantità di rifugiati che si potrà accettare sarà "determinata dal governo di concerto con le autorità locali".

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