L’ex re del Belgio: “Troppe spese, l’assegno statale da 700mila euro non basta”

In tempi di crisi economica sembra che anche i nobili abbiano i loro problemi, compresi gli ex sovrani. Alberto II, ex re del Belgio che il 21 luglio 2013 ha abdicato in favore del figlio Filippo, infatti si è lamentato con il governo belga sostenendo che con il suo assegno annuale garantito dallo stato non riesce più a far fronte a tutte le spese necessarie per mantenersi. L'ex sovrano ha così reclamato un supplemento ai 700mila euro netti all'anno già intascati dopo l'addio al trono, chiedendo inoltre all'amministrazione pubblica di andare incontro alle esigenze della famiglia reale facendosi carico dei costi di gestione del castello di Belvedere a Bruxelles e del suo yacht Alpa, del valore di 4,6 milioni di euro. A rivelare la richiesta è stato il principale quotidiano belga francofono Le Soir scatenando un vivace dibattito nel Paese europeo.
Il governo contrario – Secondo il giornale Alberto II avrebbe avviato le trattative in maniera informale per saggiare il terreno tra i politici belgi dopo che a seguito della rinuncia al trono la sua indennità annua lorda è passata da 11,5 milioni a 923 mila euro. Purtroppo per lui però il governo belga è alle prese con un piano di tagli della spessa pubblica e di aumenti di tasse molto drastico e non ha nessuna intenzione di accogliere le sue richieste. "Non sono stato trattato come speravo e questo mi mette in difficoltà" avrebbe riferito l'ex re ai suoi collaboratori secondo una fonte citata da Le Soir.