Istanbul, la storia del sopravvissuto: “Così mi sono trovato faccia-a-faccia coi terroristi”

“Quando ho sentito i proiettili più vicini, l’ho stretta a me e l’ho baciata”. Un giornalista americano di ritorno dal suo viaggio di nozze con la moglie, ha raccontato i drammatici momenti dell’attentato di ieri, 28 giugno, all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Steven Nabil e sua moglie stavano tornando a New York via Turchia, quando tre attentatori suicidi hanno colpito lo scalo aeroportuale, ferendo più di 140 persone e facendo oltre 40 morti. Nabil ha detto di essere stato “bersaglio” dei terroristi per almeno 45 minuti.
L’uomo ha spiegato di aver lasciato la moglie ad un bar al piano terra, mentre lui si era recato al terzo per comprare una pizza quando ha sentito i primi spari. “A quel punto mi sono messo a correre per scendere giù e ho visto il terrorista che sparava verso di noi” ricorda. Il giornalista di origini iracheno ha detto che a un certo punto si è trovato “faccia a faccia con l'aggressore”. E’ riuscito a individuare la moglie che intanto era stata ferita. A quel punto l’ha presa sotto braccio e insieme a lei è scappato in negozio dalla zona dell’aeroporto sotto attacco. “Abbiamo atteso nel terrore, mentre loro sparavano fuori dal negozio” ha detto Steven. La moglie, nonostante le ferite, non è in pericolo di vita.