Israele, Netanyahu sospende i contatti con l’UE e blocca gite scolastiche in Europa

Israele avrebbe deciso di sospendere i contatti con l’Unione europea in merito al processo di pace con l’Autorità nazionale palestinese. Il pugno duro del premier israeliano Benyamin Netanyahu con l'Europa è arrivato – in una Gerusalemme colpita oggi da due nuovi attentati palestinesi – a quasi tre settimane dalla decisione di Bruxelles di indicare sulle etichette dei prodotti importati la provenienza da colonie ebraiche in Cisgiordania e sul Golan. La mossa di Netanyahu era stata già annunciata lo scorso 11 novembre. In quell’occasione il premier reagì parlando di “boicottaggio” e accusando l’Ue di “doppio standard”. Ad ogni modo, nonostante la decisione di oggi – ha spiegato il portavoce del ministero Emmanuel Nahshon – Israele continua a mantenere "contatti diplomatici con i singoli Paesi europei come Germania, Francia e Gran Bretagna", ma non "con le istituzioni europee".
Sempre oggi, il ministero dell'istruzione israeliano ha “vivamente sconsigliato” le gite delle scolaresche in Europa, per il timore di nuovi attentati, con la sola esclusione della Polonia per i viaggi legati ai luoghi dello sterminio nazista degli ebrei.
Nuovi attacchi palestinesi
Ieri è stata una nuova domenica di attacchi in Israele nell'ambito della rivolta dei coltelli che va a avanti da due mesi. Ad essere feriti sono stati un poliziotto e una giovane donna nepalese che lavora in Israele: dei due aggressori palestinesi uno è stato ucciso dalla reazione delle forze di sicurezze e l'altro è stato catturato. "Il terrorismo – ha detto il premier Benyamin Netanyahu ricordando che oggi sono 68 anni dalla decisione dell'Onu di riconoscere Israele e che subito dopo lo stato fu attaccato – è stato con noi per quasi 100 anni e lo abbiamo sconfitto più volte; lo sconfiggeremo anche questa volta".