Israele infrange ancora il cessate il fuoco, le voci da Gaza: “Bombardamenti continui e vittime ovunque”

I caccia israeliani volano bassi sulla Cisgiordania occupata. Da due giorni, senza sosta. “Abbassa il cellulare”, urla Celina mentre corre in macchina con il figlio tra le braccia. “Non riprendere gli aerei militari, loro possono fare qualsiasi cosa”, ci dice.
Siamo a pochi chilometri a nord di Ramallah, incastrati tra le colonie israeliane e la violenza brutale dei loro abitanti. I caccia israeliani sfrecciano verso il sud del Libano e da ieri di nuovo verso Gaza. Negli ultimi due giorni Israele ha ucciso almeno 13 persone nel campo profughi Ain El-Halwa, nel Libano meridionale, infrangendo ancora una volta il cessate il fuoco – come ha fatto ripetutamente negli ultimi 12 mesi, dal 27 novembre dell’anno scorso quando fu raggiunto l’accordo con Hezbollah.
E ieri sera ha nuovamente infranto il cessate il fuoco anche a Gaza. “La situazione qui è molto instabile. Ieri ci sono stati bombardamenti aerei e molte vittime ovunque. In qualche modo ci siamo abituati a questo dolore, ma è comunque molto triste”, racconta da Deir Al Balah Waleed Sultan, ingegnere agricolo, a Fanpage.it.
Ieri nella Striscia, le forze israeliane hanno bombardato pesantemente le aree meridionali e orientali, in particolare a Rafah, Khan Younis, Shejaia e Al Zeitoun.
"È stato molto pericoloso. Un gruppo di civili è stato bombardato nel quartiere di Zeitoun, vicino a casa mia", ci racconta Mohamed Alamarin, "un edificio è stato bombardato ed un’intera famiglia è stata uccisa. In quel momento ero nel quartiere di Zeitoun, stavo lasciando la casa della mia famiglia per andare al ristorante, quando l’edificio accanto a me è stato bombardato e alcune persone sono rimaste ferite, in preda al panico. Robot sono stati fatti esplodere nel quartiere di Shuja'iyya. Droni quadricotteri hanno anche sganciato bombe sulle persone nelle loro case nel quartiere di Shuja'iyya. I carri armati sono avanzati oltre la linea gialla. Non sappiamo per quanto tempo continuerà questa situazione".
La protezione civile di Gaza ha recuperato 4 corpi e diversi feriti in seguito all'attacco nel quartiere di Al Zeitoun, a sud della città di Gaza, dove Israele ha bombardato anche un centro religioso che ospitava sfollati, uccidendo una madre e tre dei suoi figli. Dieci persone sono rimaste ferite nel bombardamento di un veicolo a ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Tre bambini sono arrivati morti all'ospedale Battista a seguito dell'attacco israeliano al centro Waqf, che ospitava sfollati, nel quartiere di Zeitoun, a sud-est della città di Gaza. In totale sarebbero almeno 28 le vittime dei bombardamenti israeliani di ieri sulla Striscia, che stanno continuando anche stamattina.
“La situazione è molto dura, i bombardamenti non si fermano, gli israeliani continuano a bombardare vicino la linea gialla ma anche su tutto il resto della Striscia”, spiega Mohamed Almajadalawi, operatore umanitario gazawi evacuato in Italia ma con parte della famiglia ancora a Gaza. “La mia famiglia è come tutte le altre, cercano di sopravvivere nelle tende tra i bombardamenti, la pioggia e le alluvioni”, conclude.