Israele ha intercettato Marinette, ultima nave della Flotilla che viaggiava verso Gaza: le immagini dell’abbordaggio

Marinette, ultima imbarcazione della Global Sumud Flotilla in navigazione verso Gaza, è stata poco fa intercettata e abbordata dalla Marina Militare Israeliana: i soldati sono saliti a bordo armati di armi da guerra e hanno interrotto il viaggio del vascello, che in quel momento si trovava a poche decine di miglia nautiche dalla Palestina.
Il piccolo yacht battente bandiera polacca rappresentava l'ultima speranza – almeno per ora – che una nave della Global Sumud Flotilla riuscisse a raggiungere Gaza e rompere l'assedio israeliano come fatto già ieri da Mikeno. Il Marinette, con i suoi sei membri di equipaggio, navigava solitario verso la Striscia dopo che le forze navali israeliane avevano intercettato e sequestrato tutte le altre 43 imbarcazioni della missione umanitaria.

Il capitano australiano Cameron, collegato in videochiamata con gli organizzatori, aveva raccontato poche ore fa come un guasto al motore ieri avesse paradossalmente "salvato" la sua nave dal destino delle altre. "Eravamo rimasti indietro, ora proseguiamo determinati", aveva dichiarato, descrivendo il suo equipaggio multietnico composto da "turchi tenaci" e una donna dell'Oman.
Fino alle 9.30 circa il tracker GPS mostrava la posizione dell'imbarcazione: appena 80 chilometri dalle acque territoriali di Gaza. Tel Aviv aveva però già lanciato l'ultimatum, minacciando di impedire "con ogni mezzo" l'ingresso nella zona di combattimento.

Oltre 500 attivisti fermati in due giorni
L'operazione israeliana per bloccare la Global Sumud Flotilla, iniziata mercoledì sera, ha portato all'arresto di circa 500 attivisti e attiviste provenienti da oltre 40 nazioni. Tra i detenuti, destinati all'espulsione, figurano personalità di rilievo internazionale: la svedese Greta Thunberg, l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau e l'europarlamentare franco-palestinese Rima Hassan, ma anche parlamentari italiani come Marco Croatti, Annalisa Corrado, Arturo Scotto e Benedetta Scuderi e il giornalista di Fanpage.it Saverio Tommasi.
La risposta internazionale non si è fatta attendere. Stephen Cotton, alla guida della Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti che rappresenta 16,5 milioni di lavoratori, ha definito l'azione "una violazione del diritto internazionale". "Gli Stati non possono applicare selettivamente le norme", ha tuonato, aggiungendo che "i mari non devono diventare campi di battaglia". Intanto in Italia è stato indetto da Cgil e USB uno sciopero generale per la giornata di oggi, e sono milioni i lavoratori e le lavoratrici che hanno deciso di incrociare le braccia per chiedere al governo di interrompere tutti i rapporti con Israele.