video suggerito
video suggerito

Isis distrugge chiese e simboli cristiani, bandiere nere al posto delle croci

Nuove devastazioni di chiese e simboli cristiani in Iraq da parte dell’Isis. In rete le immagini della distruzione di statue, icone e pietre tombali presenti nei luoghi sacri.
A cura di Susanna Picone
5 CONDIVISIONI
Immagine

Ennesimo scempio compiuto dall’Isis contro i luoghi di culti cristiani nella provincia di Ninive, nel nord dell’Iraq. Fox News ha pubblicato tweet dei miliziani che devastano luoghi sacri e sostituiscono croci delle chiese con bandiere nere del Califfato. I jihadisti dello Stato Islamico hanno distrutto lapidi, croci e simboli cristiani: con il titolo “Seppellire la Croce e rimuovere i simboli dell'Ipostasi”, l'Isis ha diffuso in rete “un servizio fotografico” dalla provincia del Califfato di Ninive. L’Isis non ha risparmiato neppure gli affreschi murali né le icone dei santi in luoghi di culto. In una delle foto pubblicate viene vandalizzata una statua della Vergine Maria con Gesù Bambino in braccio mentre in un'altra si vede un uomo che si appresta a spargere una vernice nera sulla scritta di un lapide: “Maria, sultana della pace dona la pace all'Iraq”. I jihadisti “non si curano affatto di quello che stanno compiendo – ha affermato Steven Stalinsky, direttore esecutivo del Middle East Media Research Institute (Memri) – seguono la loro ideologia e se la prendono con le chiese e le minoranze. La loro campagna contro le vestigia della cristianità sta andando avanti da diverso tempo”.

Si calcola che in Iraq siano rimasti circa 150mila cristiani, contro il milione e mezzo di qualche anno fa. “Per gli jihadisti cancellare l'eredità culturale dei cristiani significa cancellare gli assiri, la cui unica colpa è essere i discendenti di una cultura antica, depositaria della grandi civiltà mesopotamica”, ha spiegato Dikran Kastejian, sacerdote cattolico armeno, studioso di storia del cristianesimo in Medio Oriente. Già nei giorni scorsi l’Isis ha diffuso diversi video con  le immagini dello scempio contro il patrimonio archeologico della Mesopotamia, come le città assire di Nimrud e Hatra. È stata distrutta anche la tomba di Saddam Hussein ad al-Awja, a sud di Tikrti.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views