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Invita familiari del marito e serve loro funghi velenosi, il cognato sopravvissuto: “Finse di avere un cancro”

Erin Patterson, 50 anni, è accusata di aver ucciso i suoceri e una cognata nel 2023 servendo loro un pasto con funghi velenosi. Solo uno dei cognati è riuscito a salvarsi dopo giorni di coma, mentre per gli altri familiari non c’è stato nulla da fare. La 50enne è ora a processo in Australia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Avrebbe invitato a pranzo i suoceri e i cognati servendo loro un pasto avvelenato con funghi amanita phalloides. Gli ospiti di Erin Patterson, 50 anni, sono morti pochi giorni dopo il ricovero in ospedale. Solo uno dei commensali si è ripreso grazie alle cure dei medici, ma la donna nega il tentato omicidio e i tre delitti. I fatti risalgono al luglio 2023, ma il processo è attualmente in corso in Australia. 

L'amanita phalloides sarebbe uno dei funghi più velenosi in natura ed è comune anche nei boschi del nostro Paese. In Australia però non era ancora mai stato citato in un caso di omicidio. Nel tribunale di Latrobe Valley, infatti, nessuno dei testimoni sembra essere convinto che le morti siano state provocate da un errore.

Patterson ha ammesso di aver mentito sull'uso dei funghi, di aver gettato un essiccatore e di aver resettato il cellulare per cancellare le ricerche fatte in merito. La donna ha anche però spiegato di non aver mai avuto intenzione di uccidere e di aver negato tutto solo per paura delle conseguenze.

L'avvocato difensore ha dichiarato che la 50enne aveva aggiunto ingenuamente i funghi al pasto dopo averli raccolti personalmente, mescolandoli ad altri acquistati in un negozio di alimentari di Melbourne. La sua tesi è che la donna non immaginasse di aver cucinato funghi velenosi e che dopo i ricoveri in ospedale, avesse continuato a mentire per paura di un coinvolgimento.

Secondo il legale, infatti, non vi sarebbe un movente per i delitti: le autorità non hanno infatti ancora trovato un motivo scatenante dietro le aggressioni ma per i giudici la sua eventuale esistenza sarebbe secondaria in un processo. Patterson ha sempre sottolineato in aula di avere un ottimo rapporto con i suoceri e con i cognati nonostante il divorzio avvenuto poco tempo prima con il marito Simon. La 50enne ha inoltre dichiarato di averli invitati spesso a pranzo da lei negli anni.

Gli ultimi messaggi inviati dalla donna, però, mostrano una certa tensione tra lei e l'ex, anch'egli invitato al pranzo incriminato. L'uomo aveva declinato l'invito, spiegando di sentirsi "troppo a disagio". I due stavano infatti discutendo spesso sull'educazione dei figli e sui costi della loro istruzione. Nonostante questa comunicazione via sms, la 50enne aveva deciso di cucinare per tutti lo stesso. "Per rendere più speciale il pranzo avevo deciso di raccogliere dei funghi – ha ricordato – però ho preparato tutto in un'unica pentola. Anche io ho mangiato quella pietanza e l'ho servita ai miei figli. Noi però non ci siamo sentiti male e non riesco a spiegarmi come mai.

Il cognato Ian Wilkinson è l'unico ospite ad essere sopravvissuto al pranzo avvelenato. In aula ha spiegato di essere stato "sorpreso dall'invito" all'epoca dei fatti, ma di averlo accettato con piacere. Secondo l'uomo, le due famiglie non si vedevano spesso e lui considerava la 50enne più come una conoscente che come un'amica. "Dopo aver mangiato, Erin ci disse di avere un cancro – ha ricordato Wilkinson -.  Era molto preoccupata, temeva di non avere molto tempo. Voleva che le suggerissimo come dare questa notizia ai figli. Abbiamo provato ad aiutarla ma poi i bambini sono entrati nella stanza e non abbiamo più potuto parlarne. Sono rimasto sconvolto quando ho capito che non le era mai stato diagnosticato niente".

Secondo il pubblico ministero, la donna pensava di non dover spiegare la bugia detta perché era certa che gli ospiti "sarebbero tutti morti". "Non ho mai detto di avere un tumore – ha invece rilanciato la 50enne -. Ho lasciato intendere di avere un grave problema di salute, questo è vero, perché volevo sottopormi a un intervento chirurgico per il bendaggio gastrico e non volevo rivelarlo a nessuno a chiare lettere. Ho pensato che se avessero inteso che c'era un problema medico serio, mi avrebbero aiutato con i bambini per il periodo della degenza".

Suoceri e cognati si sarebbero sentiti male poche ore dopo il pranzo, recandosi in pronto soccorso al mattino seguente. Le loro condizioni sono peggiorate in poco tempo e tutti sono stati trasferiti all'Austin Hospital per cure più approfondite. Per loro però non vi è stato nulla da fare. "Anche io sono stata male dopo – ha ricordato la donna ora imputata – ma ho pensato fosse colpa della torta all'arancia che avevamo mangiato come dessert, io avevo esagerato. Non ho dato molto peso a quel malessere. Giorni dopo, quando i miei suoceri e i miei cognati erano in ospedale, ho raccontato al mio ex marito quanto accaduto e gli ho detto di aver essiccato dei funghi con un essiccatore per cucinare. A quel punto lui mi ha chiesto se avevo avvelenato la sua famiglia in questo modo. Ho avuto paura perché ho pensato potessero incolparmi e togliermi i miei bambini. Per questo ho mentito, perché avevo paura di un'eventualità del genere".

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